Quella di Bernt Nyberg è una storia che ho conosciuto attraverso CLOG “Unpublished”, una vicenda tutta svedese, confinata nel sud del paese scandinavo, in pochi chilometri e altrettanti anni.
Nato nel 1927 in un piccolo villaggio, si laurea a Malmö nel ‘52 e, in quello stesso anno, si trasferisce nella vicina cittadina universitaria di Lund, dove inizia a lavorare nello studio di Klas Anshelm, il progettista delle locali facoltà universitarie che lo impressiona indelebilmente facendogli scoprire l’opera dell’allora semisconosciuto Sigurd Lewerentz. La collaborazione con Anshelm termina nel ‘57 quando Nyberg, insieme a Karl Koistinen, vince un concorso e apre il proprio studio in città.
Nel ‘61 Lewerentz inizia la progettazione del centro parrocchiale di St. Petri a Klippan; Nyberg decide allora di andare a conoscere il “silenzioso maestro” per poi filmarne il lavoro in cantiere e mostrarlo in futuro a tutto il mondo, rendendolo celebre.
È forse proprio questo incontro che porta alla fine del sodalizio professionale con Koistinen, avvenuto poi nel 1964, che, in 7 anni, ha visto la realizzazione di una decina di progetti dei quali non resta molto; esclusi quelli residenziali tutti i loro lavori sono oggi compromessi oppure demoliti, talvolta poco dopo la loro ultimazione.
Deciso a proseguire da solo, grazie ad Anshelm, Nyberg ottiene alcuni incarichi dall’Università di Lund. Continua intanto filmare il lavoro di Lewerentz che, nel 1969, lo invita a collaborare alla progettazione del chiosco di fiori per il cimitero di Malmö, un intervento piccolo ma simbolico che gli offre un’ulteriore occasione per riprendere il proprio mentore.
La collaborazione con Lewerentz prosegue in un paio di concorsi ma, soprattutto, ispira Nyberg nelle sue realizzazioni più significative: l’ampliamento degli archivi provinciali di Lund, una cappella funeraria a Höör e la sede dell’amministrazione provinciale di Malmö, della quale filma anche la costruzione.
Gli ultimi suoi progetti risalgono al 1975 e sono ancora fortemente legati a Lewerentz - una seduta e il mock-up di un libro sulla chiesa di St. Petri. Nessuno dei due vedrà però la luce: l’architetto 87enne si spegne infatti nel dicembre di quell’anno. Solo tre anni dopo, sarà la volta di Nyberg.
Strano destino quello di questo architetto svedese: una vita spesa a realizzare cose destinate a sfidare il tempo ma rimasta impigliata nelle sue pieghe e condannata all’oblio. Un po’ come avvenuto al polacco Oskar Hansen. Ma questa è un’altra storia.
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