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Dal 13 al 16 ottobre al Politecnico di Milano ricco programma di appuntamenti dedicati all’architettura d’autore, agli emergenti, alla critica e alla fotografia

A Milano quattro giorni di festival dell’architettura. C’è anche il vespa-tour con Zucchi e Boeri

di Paola Pierotti | pubblicato: 07/10/2014
Boeri farà da guida il 15 ottobre per un itinerario “Medium/Large Architecture Tour”, Zucchi accompagnerà invece i motociclisti il 14 ottobre in un itinerario denominato “Milano 1914-2014 | Modern Architecture in the inter city. "Per partecipare occorre una Vespa, uno scooter o una moto. Chiediamo a chi viene da solo di portare un casco in più così per poter offrire un passaggio a chi non dispone di un mezzo proprio"
A Milano quattro giorni di festival dell’architettura. C’è anche il vespa-tour con Zucchi e Boeri
Boeri farà da guida il 15 ottobre per un itinerario “Medium/Large Architecture Tour”, Zucchi accompagnerà invece i motociclisti il 14 ottobre in un itinerario denominato “Milano 1914-2014 | Modern Architecture in the inter city. "Per partecipare occorre una Vespa, uno scooter o una moto. Chiediamo a chi viene da solo di portare un casco in più così per poter offrire un passaggio a chi non dispone di un mezzo proprio"

Da Cagliari a Perugia a Milano. Stefano Boeri ideatore del Festarch che ha fatto tappa a Cagliari e Perugia è anche il direttore artistico del Festival internazionale di architettura promosso dal Politecnico di Milano (MI/ARCH2014) che si terrà dal 13 al 16 ottobre.

Un ricco programma compresi due tour in Vespa per scoprire le architetture di Milano con due guide d'eccezione: Stefano Boeri e Cino Zucchi. Boeri farà da guida il 15 ottobre per un itinerario “Medium/Large Architecture Tour”, Zucchi accompagnerà invece i motociclisti il 14 ottobre in un itinerario denominato “Milano 1914-2014 | Modern Architecture in the inner city”. "Per partecipare occorre una Vespa, uno scooter o una moto. Chiediamo a chi viene da solo di portare un casco in più così per poter offrire un passaggio a chi non dispone di un mezzo proprio - precisano gli organizzatori -. Per maggiori informazioni e per partecipare a VespArch (unica attività per la quale è richiesta l’iscrizione) si segnala il sito web della manifestazione".

L'idea è nata tra gli stessi Boeri e Zucchi, dopo che qualche mese fa hanno accompagnato in vespa, in un tour dedicato alla riscoperta dell'architettura moderna milanese, il direttore del museo di Francoforte . Opportunità che la prossima settimana si offre a tutti. "Anche grazie al padiglione italiano della Biennale ma anche per iniziativa diretta di parecchi architetti internazionali rileviamo una grande attenzione verso l'architettura milanese del dopoguerra - commenta Cino Zucchi - vissuta come un moderno raffinato e molto urbano. E dal momento che il festival vuole coinvolgere direttamente la città abbiamo pensato a questi tour, in vespa". L'itinerario di Zucchi privilegia un viaggio nel moderno e su come questo si innesti nella città storica; quello di Boeri connette l'architettura del secolo scorso con la città nuova, contemporanea.

MI/ARCH per quattro giorni ospiterà incontri, lezioni, dibattiti, proiezioni nello spazio sorprendente del Trifoglio, l'architettura progettata nel 1961 da Gio Ponti all'interno del Campus Leonardo del Politecnico di Milano. Il festival è strutturato con eventi paralleli, in un format già sperimentato in altre città italiane, e vede la partecipazione di alcune tra le figure più interessanti di architetti e critici italiani e internazionali.

MI/ARCH ospiterà lezioni di Liz Diller/Diller&Scofidio (progettisti dell’High Line di New York), Winy Maas/MVRVD (autori, tra le altre opere, del Mirador di Madrid), del paesaggista francese Gilles Clément (inventore del Giardino Planetario) che aprirà MI/ARCH la sera del 13 ottobre, Dominique Perrault (autore, tra le altre opere, della Grande Biblioteque di Parigi), Beatriz Colomina (studiosa, docente a Princeton, premiata dalla Biennale 2014), di Patricia Urquiola (designer spagnola divenuta celebre in Italia) e di Arata Isozaki, uno dei decani dell’architettura giapponese, che chiuderà MI/ARCH con un evento speciale fuori-programma il 29 ottobre.

MI/ARCH sarà anche la tribuna per una nuova generazione di architetti e studiosi internazionali: un ciclo vedrà succedersi i belgi Architecten De Vylder Vinck Taillieu, i greci Point Supreme, i tedeschi FAR ed il gruppo Failed Architecture. Inoltre, MI/ARCH ospiterà un dibattito, a cura del collettivo Material Contexts, con Adam Lowe dello studio Factum Arte.

A MI/ARCH saranno infatti protagoniste anche le riviste e le Scuole di Architettura e di Design di Milano. Oltre ad Architettura e Società, Architettura Civile, Design, Ingegneria Edile/Architettura del Politecnico di Milano, a MI/ARCH parteciperanno altre Scuole come Domus Academy e NABA, IED e la Scuola Politecnica di Design, che presenteranno al Trifoglio ricerche, progetti, idee e programmi di studio. Le principali riviste italiane, Abitare, Casabella, Domus, Interni, IQD, Lotus, Ottagono, San Rocco, produrranno eventi e incontri e racconteranno i loro programmi editoriali.

Spazio alla fotografia di architettura con Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Antonio Ottomanelli, Paolo Riolzi, Paolo Rosselli e gli autori e curatori del progetto Exposed. E, in un evento speciale, Mario Dondero, grande protagonista della fotografia italiana.

Marco De Michelis curerà una sezione speciale dedicata alla Critica di Architettura, con i protagonisti del pensiero critico in Italia, tra cui Marco Biraghi, Luca Molinari, Vittorio Magnago Lampugnani. E lezioni di critica dell’architettura contemporanea, introdotte da Luisa Collina, verranno svolte da Pippo Ciorra e Alberto Ferlenga, curatori del settore di architettura di due istituzioni come il Maxxi di Roma e la Triennale di Milano.

Sarà presente in una giornata di discussione dei recenti concorsi di progettazione che si sono svolti a Milano, oltre che nell'organizzazione di visite guidate alle opere di Ponti e alle architetture universitarie milanesi e con la mostra 'Vivere alla Ponti', a cura di Francesca Molteni, Muse Factory of projects e Franco Raggi con la consulenza di Salvatore Licitra, Gio Ponti Archives. La partecipazione al Festival fornirà fino a 18 crediti formativi professionali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: città; cultura
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