Atelier(s) Alfonso Femia /AF517 si è aggiudicato il concorso indetto dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato (IPZS) per la riqualificazione dello storico complesso in via Principe Umberto, a Roma. Tra i nove studi di architettura italiani e internazionali che hanno risposto all’invito a partecipare, Femia (con Principioattivo Architecture Group, For, Redesco, Tekser, Duks Sceno, Ott Art e TA Architettura), si è conquistato il primo posto per la progettazione di un’operazione da 27,6 milioni di euro. Secondo posto a Guicciardini & Magni Architetti con Natalini. Terzi classificati: Insula con Kuehn Malvezzi e Wenzel+Wenzel.
A seguire in classifica, la RTI con 3TI e Susanna Ferrini, ABDR con Proger e Manens Tifs (che in queste ora si è aggiudicata invece la sede Istat di Pietralata), inclusive museum, Isola architetti con lo spagnolo Rafael Moneo, e Museo Città.
Il destino dell’immobile di 16mila mq, che necessita di importanti lavori di ristrutturazione, è quello di essere rigenerato e ammodernato in modo da renderlo un elemento di pregio del patrimonio culturale italiano. Il sito è infatti anche un simbolo in quanto prima sede della Zecca dello Stato costruita dopo l’Unità d’Italia. Al vincitore potrà essere affidato anche l’incarico relativo alla progettazione di livello definitivo ed esecutivo, mediante una procedura negoziata e senza la pubblicazione di un nuovo bando. All’interno del volume, che oggi ospita la Scuola dell’Arte della Medaglia, si dovranno prevedere un polo museale della carta moneta, spazi espositivi temporanei, una biblioteca/archivio storico, aree per attività didattiche e laboratori (atelier di artigianato), un centro congressi, uffici e un centro servizi, un ristorante, un bookshop e una caffetteria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: spazi pubblici; uffici