Dietro il business della cosmetica e del benessere c’è tanta progettazione. Si moltiplicano le maison firmate da architetti internazionali, frequentemente i negozi cambiano il loro look, gli imprenditori e i guru dell’industria della bellezza non di rado hanno alle spalle studi di design, architettura e ingegneria. Tra questi c’è anche una delle più note beauty star, Anastasia Soare, la regina delle sopracciglia che ha tra le sue più note clienti Michelle Obama e Madonna.
Dal 4 al 7 aprile 2014 Bologna ha ospitato la Cosmoprof Worldwide, una piattaforma internazionale per il business della cosmetica e del benessere, che da 45 anni mette in vetrina tutte le novità dei tanti settori della bellezza: profumeria e cosmesi, naturale, packaging e estetica, spa. Non c’è quotidiano o settimanale in Italia che non abbia dedicato attenzione al tema ‘beauty’ (da Il Corriere della Sera che ha preparato uno speciale il 4 aprile dedicato a tendenze, protagonisti e consigli, a D di Repubblica che ha venduto uno speciale sabato 5 aprile dedicato al tema).
Hanno partecipato al taglio del nastro della fiera bolognese lo scenografo e architetto Pier Luigi Pizzi e il fotografo Oliviero Toscani. Pizzi ha realizzato il “teatro pop” (incentrato sul rosso-rossetto) nell’area di accoglienza di Cosmoprof 2014, Toscani ha curato una campagna pubblicitaria sulla bellezza allestendo una mostra dedicata alla cosmesi naturale ed esponendo 35 ritratti di donne realizzati con fiori e petali (con la collaborazione della sorella che ama la botanica).
La rassegna stampa della kermesse sulla bellezza è ricca e accanto alla presentazione di nuovi prodotti della cosmetica hanno trovato spazio pagine dedicate alla nuova architettura.
Tra le tante novità internazionali c'è la nuova Maison Guerlain di Parigi al 68 del viale più cool della Ville Lumiere, gli Champs-Elysées. Un restyling 100 anni dopo la sua prima apertura. “Nell’imponente edificio datato 1913 progettato da Charles Mewès, autore anche del Ritz di Parigi e del Carlton di Londra – si legge nell’articolo di Silvia Nani, Corriere della Sera Beauty, 4 aprile 2014 – Guerlain si è trasferito l’anno dopo e ne ha fatto un vero tempio della bellezza. All’architetto e interior decorator Peter Marino, autore di intriganti showroom e boutique dei machi del lusso (come Dior, Chanel e Fendi), è stato affidato il compito di ripensare la parte storica della boutique e di integrarne l’estensione di 200 metri quadrati”. In questa porzione aggiuntiva Guerlain ha previsto anche uno spazio dedicato alla gastronomia. Il viaggio dei sensi non si ferma alla fragranze ecco perché è stato creato uno spazio dedicato al ristorante ultra chic dello chef Guy Martin e ai suoi 7 tè ispirati ai profumi della maison.
A Peter Marino è stato chiesto di far coesistere i materiali originali, in particolare il marmo bianco, con qualcosa capace di interpretare in chiave contemporanea i codici estetici del brand. Nella zona nuova della maison Guerlain è stata realizzata un’installazione di api dorate alta 7 metri, animale simbolo del marchio fin dal 1853, e nella zona maquillage Marino ha realizzato nicchie nei muri, aperte, che scandiscono il percorso, “dove i consulti per i make up avvengono ai bagliori di specchi ideati da Marino su ispirazione dei tratti di rossetto”. Giochi di specchi e interazione con i pezzi unici della collezione privata di Sylvie Guerlain.
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