UNStudio e UNSense sbarcano in Italia per un nuovo quartiere urbano intergenerazionale dedicato alla salute. Lo studio olandese si è aggiudicato la competizione promossa da Unipol per un’area a Bruzzano, e in queste ore ha svelato i primi dettagli di un’operazione che riguarda un sito di 135mila mq, dove è previsto un insediamento di 76mila mq di superficie. Un masterplan con un mix funzionale che include residenze, negozi e attività e servizi per il cosiddetto “Healthcare”.
UNStudio ha lavorato in partnership con SBGA come local design partner, con Systematica per la mobilità, Land per il paesaggio, Manens-Tifs per la sostenibilità e Gad per il controllo dei costi. La parte visual è di Drama.
Siamo in un distretto nella periferia a Nord di Milano, dove Unipol conta di investire in un progetto che propone una forte integrazione nell’ambito dell’area metropolitana milanese e con un concept studiato per un futuro sostenibile e resiliente della città.
“L'obiettivo della nostra proposta – racconta UNStudio che oggi ha svelato il suo progetto attraverso i suoi canali social – è quello di imparare dalle condizioni esistenti, e trasformarle in opportunità, dando forma ad un nuovo quartiere con una forte identità e un maggiore senso di sicurezza e protezione. Il progetto UNStudio per il masterplan di Bruzzano si propone di incentivare la crescita di una nuova comunità dove salute, natura e persone siano al centro del progetto urbano. Con questo – spiegano – miriamo ad avviare una nuova rinascita della vita urbana di periferia, incentrata sul benessere e su una vita sana”.
Per raggiungere l'inclusività e l'accessibilità a livello di quartiere si è immaginato un ecosistema in cui persone, natura e tecnologia vivono in simbiosi. Obiettivo che passa per tre slogan: Nurture-Nature, Inclusive Neighbourhood e Care Communities.
In primo luogo, il progetto guarda allo sviluppo di un ambiente costruito che influisca su decisioni comportamentali sane e spazi pubblici che promuovano emozioni positive. Il programma UNStudio integra natura e vita umana, ma anche le diverse fasce generazionali e sociali, con l'intenzione di ampliare la diversità. Ancora, si pensa all’idea di “Comunità di cura” che sappiano integrare una vita sana, l’assistenza sanitaria, la tecnologia e le connessioni con la comunità. La presenza di un ospedale sul sito, ad esempio, innesca il concetto di una cosiddetta “Care Community” basata su salute, cura e benessere: una qualità sociale della vita inedita, e che può essere definita dalla progettazione urbana (e che fa tesoro delle riflessioni del post-pandemia).
I confini tra ospedali tradizionali e ambienti più confortevoli per ricevere servizi sanitari stanno diventando più fluidi. A Bruzzano, insieme a UNSense, si conta di introdurre una nuova tipologia flessibile di “Comunità di cura”, dando vita ad un distretto decentralizzato a tema sanitario, con tecnologia che avvicina ai servizi sanitari agli utenti finali e incoraggia scelte di vita salutari come parte della vita quotidiana.
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