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Indicatori e politiche intersettoriali: la qualità della vita non si misura con il Pil

Benessere Italia, la sfida di Conte con una cabina di regia che traguarda i goals 2030

di Paola Pierotti | pubblicato: 21/01/2020
«Serve una governance olistica per definire una politica adatta alle esigenze dei cittadini»
Giuseppe Conte
Benessere Italia, la sfida di Conte con una cabina di regia che traguarda i goals 2030
«Serve una governance olistica per definire una politica adatta alle esigenze dei cittadini»
Giuseppe Conte

Task force con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per guardare al prossimo futuro e definire politiche e indicatori per il “benessere Italia”. A meno di un anno dalla costituzione di una cabina di regia, la professoressa Filomena Maggino, consigliere del Presidente del Consiglio, capitalizzando l’eredità del lavoro promosso dall’Istat che ha definito gli indicatori BES, ha chiamato a raccolta università, istituzioni, enti e ricercatori per condividere una linea sulla misurazione dello sviluppo sostenibile e sul monitoraggio dei suoi obiettivi.

Dal benessere all’inclusione sociale, dalla salute alla rigenerazione urbana. Una sfida complessa e da affrontare con un un tavolo interdisciplinare e trasversale, un riferimento che traguarda ai goals dell’agenda 2030 con politiche mirate.

«Questa cabina di regia – dichiara il premier Giuseppe Conte – è stata fortemente voluta per sostenere azioni di qualità e sviluppo sostenibile. Ogni politica pubblica deve integrare nella sua strategia e nell’azione quotidiana a livello nazionale questa particolare premura, sulla base di un’attenzione costante e programmatica. A scala internazionale ci si esorta ad un cambiamento coraggioso, con esplicito riferimento all’articolo 3 del trattato dell’Unione europea, che fa riferimento tra l’altro allo sviluppo sostenibile, ad un’economia che miri al progresso sociale e ad un’elevata tutela dell’ambiente. Vogliamo codificare gli obiettivi e tendere alla neutralità climatica entro il 2050. Ecco perché, in un'impresa così complessa è indispensabile la massima sinergia tra gli stakeholder».

Da Cipe a Cipes. Conte in questo contesto, nella sede del Cnel, parla di futuro e di un cambiamento fattivo esplicitando un elemento. «Da gennaio 2021 il Cipe diventerà Cipes. Una variazione tassonomica ma anche di sostanza. Dobbiamo raggiungere un coordinamento – spiega il Presidente del Consiglio dei Ministri – sia in termini di politica finanziaria che di sviluppo sostenibile». Attenzione alle persone, quindi, attraverso policy pubbliche coordinate che hanno a che fare con «mobilità, politiche di transizione energetica, diffusione di buone pratiche di economia circolare. Serve una governance olistica per definire una politica adatta alle esigenze dei cittadini».

Il lavoro della cabina di regia. «Stiamo promuovendo un coordinamento orizzontale tra tutti i ministeri – raccolta la professoressa Maggino –. Nel comitato scientifico ci sono Istat, Ispra, Cdp, Cnr, Gruppo FS e il team continua ad allargarsi. Entrerà anche l’Istituto superiore di sanità e l'invito è aperto anche al Cnel. La realtà è complessa e per misurarla serve un approccio sistemico. È una sfida che si potrà vincere solo con il contributo di tutti, perchè il benessere di una società non si misura unicamente con il Pil». In occasione della presentazione degli indicatori e delle politiche, spiegate dettagliatamente da Andrea Battistoni della cabina di regia, si fa riferimento anche all’avvio di una piattaforma digitale che identifichi gli ambiti strategici e che possa raccogliere anche dall’esterno contributi e riflessioni, sempre nella logica della trasversalità. «Per riorientarci – commenta Battistoni – puntiamo ad attuare un piccolo cambiamento culturale. Siamo partiti dall’analisi dei progetti e delle proposte che spesso si fondano su un approccio settoriale, per definire le politiche e per misurarne l’impatto».

Diverse le parole chiave dell’incontro, utili a definirne il target e gli obiettivi: futuro, giovani, salute e benessere intesi come capacità di adattarsi. Ma anche coordinamento, equità e qualità della vita, senza dimenticare il social impact e il benessere percepito. Attenzione anche alla sostenibilità con ricadute dirette su iniziative di social housing, edilizia scolastica, riqualificazione urbana.

In copertina Giuseppe Conte ©governo.it

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Tag: città
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