C’è un pezzo d’Italia nella prima Biennale d’Architettura d’Orléans presentata a Roma nei giorni scorsi. Dal curatore Luca Galofaro, che lavorerà al fianco di Abdelkader Damani direttore del museo d’arte contemporanea Frac Centre di Orléans, alla partnership con il Museo Maxxi, “Camminare nel sogno di un altro” (questo il titolo dell’iniziativa) avrà una forte componente italiana. Saranno 45 i professionisti internazionali coinvolti, tra artisti e architetti, che dal 12 ottobre 2017 al 1 aprile 2018 in diversi luoghi della cittadina francese e in altre città della Regione Centro-Valle della Loira racconteranno il proprio lavoro attraverso immagini, opere e modelli.
Tra questi non potevano mancaremolti gli studi del Bel Paese, dai romani 2A+P/A, al napoletano Fabrizio Carola, da Gian Piero Frassinelli di Superstudio, al gruppo milanese Piovenefabi, a Beniamino Servino. La manifestazione, promossa dal Frac Centre, rafforza il rapporto tra la realtà artistica francese e quella italiana del museo Maxxi, un momento che diventa “luogo virtuoso di scambio culturale tra Francia e Italia”, come ha sostenuto François Bonneau, Presidente della Regione Centro-Valle della Loira.
Il programma dell'iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto la collezione del Frac Centre con i progettisti contemporanei. Anche per questo non sono previste solo esposizioni ma anche momenti di riflessione e dibattito tra professionisti e appassionati, su territori immaginari, utopici e non familiari. Ci sarà inoltre un focus riservato al mondo delle scuole superiori e delle Università di architettura internazionali, chiamate a presentare i propri ambiti di ricerca sviluppati in dialogo con le opere contenute all’interno della collezione del centro francese.
La Biennale d’Architettura d’Orléan è anche comunicazione. Questa prima edizione darà vita a tre cataloghi. Il primo, che uscirà in apertura della Biennale, racchiuderà lo stato di ricerca di ciascun architetto e artista invitato alla mostra, il secondo invece, che verrà presentato in chiusura, raccoglierà le storie immaginate da scrittori invitati a percorrerne luoghi e opere. Infine è previsto un catalogo monografico dedicato al lavoro dell’architetto francese Patrick Bouchain, curatore nel 2006 del Padiglione Francia della Biennale di Venezia.
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