Stefano Boeri, architetto milanese, riconosciuto a scala internazionale per il suo Bosco Verticale e tra i papabili secondo indiscrezioni per il prossimo Pritzker, è uno dei cinque team leader chiamati da FS Sistemi Urbani per partecipare ai tavoli di lavoro dell’iniziativa Scali Milano. Varietà delle culture, infrastrutture blu e verdi, uso temporaneo degli spazi, sistema integrato a scala vasta: sono tra le tematiche evidenziate dall’architetto milanese, che per gli scali aveva già ideato e proposto attraverso i media il progetto Fiume Verde. “Parliamo di una visione del territorio - ha chiarito Boeri durante la plenaria di presentazione delle idee emerse dai tavoli di lavoro - che guarda in primo luogo ai grandi sistemi ambientali legati all’acqua e al verde, alla ruralità, ma anche alla dimensione urbana”.
Dal progetto “turbina” del 1963 di Giancarlo De Carlo, Silvano Tintori e Alessandro Tutino che prevedeva il contenimento demografico nella parte centrale della città e lo sviluppo di grandi spazi verdi intorno, all’idea dei nove parchi per Milano del 1994 di Raffaello Cecchi, Vincenzo Lima, Pierluigi Nicolin e Pippo Travesi, fino al sopracitato Fiume Verde. Dagli anni ’60, il capoluogo lombardo ha tentato più volte di creare uno sviluppo urbano che comprendesse in maniera integrata anche il verde, senza però avere successo. Scali Milano è, secondo Boeri, l’occasione per ridare a Milano spazi verdi funzionali.
“Le visioni emerse a Scali Milano mettono al centro l’aspetto ambientale della riqualificazione delle infrastrutture dismesse, per trasformare gli scali in elementi di connessione legati anche ai poli universitari, agli ospedali e alla logistica più in generale”.
Guarda la video intervista a Stefano Boeri sul canale youtube di Scali Milano
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