Si estende su una superficie di quasi 30mila mq il progetto di Stefano Boeri Architetti per tre nuove scuole nella capitale dell’Albania, Tirana. La proposta, vincitrice di un concorso internazionale promosso dal Comune, prevede la costruzione di tre poli che secondo le intenzioni dei promotori diventeranno un centro civico per il quadrante nord occidentale della città e in particolare per le zone di Don Bosco, Kodër-Kamëz e piazza Shqiponja.
Si tratta di tre architetture innovative dedicate al ciclo educativo pre-universitario che concepiscono il percorso culturale come un’impresa sociale aperta. Lo studio milanese ha dedicato particolare attenzione a spazi e volumi in grado di valorizzare il ruolo di ogni plesso e renderlo vivo e abitabile sette giorni su sette, non solo durante il periodo delle lezioni. Il più grande dei tre edifici, il Kodër-Kamëz, avrà una nursery, un’ala dedicata all’educazione prescolare, una scuola media e una superiore (11.898 mq). Una composizione simile è stata pensata anche per i centri Don Bosco (9.812 mq) e quello che si affaccia su piazza Shqiponja (7.898 mq), anche se per quest’ultimo non è previsto un ambiente dedicato all’educazione superiore.
Obiettivo centrale del progetto è stato quello di dar vita a strutture in grado di trasformarsi in vere e proprie piazze di quartiere occupate la mattina dagli studenti e dalla comunità nei giorni festivi. I tre complessi avranno facciate in mattone rosso e basamento bianco in cemento, accostamento di materiali scelto per ricordare la tradizione delle architetture italiane a Tirana.
“La scuola deve aprirsi ad un tempo di vita nuovo – ha spiegato Stefano Boeri –, un luogo attivo a tutte le ore e in tutti i giorni dell’anno e per tutti: nonni, giovani, associazioni di quartiere, imprese creative e istituzioni. La scuola aperta è il cuore della nostra società che riprende a pulsare insieme alla vita che scorre al suo interno e nel suo intorno. Si ospitano incontri, si aprono le porte a chi cerca uno spazio per far nascere un’impresa sociale e culturale”.
Il progetto rientra nel più ampio piano regolatore denominato ‘Tirana 2030’, nato per fornire delle linee guida di sviluppo per la capitale albanese da qui ai prossimi anni. Realizzato nel 2016 proprio da Stefano Boeri Architetti, in collaborazione con gli studi UNLAB e IND su commissione del Ministero dello Sviluppo Urbano, il masterplan mira ad essere un piano di riconquista del paesaggio che blocca la crescita della città e ne triplica le superfici verdi puntando su anelli ciclabili e pedonali.
Voluto fortemente dall’ex sindaco e oggi capo del Governo Edi Rama e dall’attuale primo cittadino Erion Vellaj, prevede molti interventi importanti diffusi sull’intera area metropolitana come il collegamento ferroviario con l’aeroporto e il porto di Durazzo, i servizi pubblici, corridoi ecologici, nuove aree di espansione controllata e la valorizzazione del patrimonio architettonico della città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; formazione; masterplanning