Si è tenuto ieri (8 novembre) negli spazi di Toolbox, il primo «Brainstorming su Torino», un incontro sul futuro della città metropolitana promosso dall’Ordine degli Architetti che ha coinvolto le principali sigle del mondo imprenditoriale, sindacale e professionale. Cinque i temi chiave sui quali è stato intavolato il confronto: innovazione, turismo, piano regolatore, città universitaria e industria 4.0.
Come ha spiegato il Presidente dell’Ordine Massimo Giuntoli: «Lo scopo è quello di costruire un piccolo dossier sulla Torino del 2050 da consegnare alla sindaca Chiara Appendino tra febbraio e marzo del prossimo anno, presentando i punti paradigmatici dai quali pensiamo si debba ri-partire». Proposte concrete e condivise che puntino al rilancio della città attraverso le infrastrutture, l’innovazione, la cultura e il sociale, affinché Torino torni ad essere polo attrattivo per investitori e turisti. Un manifesto che si prefigura anche come un’apertura verso l’amministrazione locale e che la stessa sindaca si è detta pronta a ricevere.
Un invito al confronto e alla creazione di sinergie, quello dell’Ordine degli Architetti, che ha trovato una risposta positiva ed immediata tra i vari stakeholders coinvolti, e che ha evidentemente saputo intercettare un momento di crisi trasversale, che tocca tutti i settori produttivi e non.
Quello che dovrà emergere da queste sessioni di brainstorming, sottolinea ancora Giuntoli, «è la vocazione della città. Saranno due o tre incontri al massimo, che daranno una visione della Torino del 2050». Per il Presidente, i 5 temi scelti rappresentano per l’Ordine le diverse priorità necessarie al rilancio del capoluogo piemontese e «sono accumunati dalla parola “sviluppo”. In ognuno di questi vi è l’architetto, perché l’architetto è oggi una figura trasversale e multidisciplinare, che ha saputo rinnovarsi nel tempo e che lavora nell’innovazione, nel turismo e in tutti gli altri ambiti».
Due sono stati i principali nodi critici emersi dal confronto: infrastrutture e riqualificazione urbana. Una riqualificazione della quale sono stati grandi artefici il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino – come ha sottolineato Patrizia Lombardi, prorettore del Politecnico – e che dovrebbero poter contare sul supporto dell’amministrazione comunale, prendendo ad esempio altre città universitarie europee come Copenaghen e Amsterdam.
«Brainstorming su Torino» si inserisce nell’ambito di un altro progetto promosso dall’Ordine degli Architetti, Architettiamo la città, che ha coinvolto nei mesi scorsi le 8 circoscrizioni cittadine in 11 incontri pubblici sul tema della trasformazione urbana, e il cui documento finale verrà presentato alla Città di Torino alla plenaria del 14 dicembre alla Nuvola Lavazza.
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