Nel territorio dell’UE gli edifici sono fra i principali responsabili della produzione di gas climalteranti. Un esempio? Il costruito è responsabile del 40% circa della richiesta totale di energia e del 36% delle emissioni nocive. Incrociando questi dati con il numero di abitanti, superiore ai 500 milioni, è facile capire come il raggiungimento dell’obiettivo di decarbonizzare il continente entro il 2050 passi da un patrimonio immobiliare sostenibile. Ma allo stato attuale il tasso di rigenerazione urbana dovrebbe aumentare del 3% ogni anno. Ed è anche per questo che il Green Building Council Italia (GBC Italia), al pari degli omologhi in altre nazioni europee, ha lanciato una call diretta alle amministrazioni pubbliche per partecipare al progetto BUILD UPON2. Scopo è quello di individuare almeno tre municipalità del Belpaese che siano intenzionate a farne parte.
Di cosa si tratta? BUILD UPON2 nasce dal lancio, lo scorso giugno, del Cluster BU2. Obiettivo dichiarato, quello di valorizzare le iniziative locali di riqualificazione del costruito. Come? Attraverso un’attività di formazione e networking pensata per mettere a fattor comune gli sforzi già prodotti e le informazioni raccolte. Inoltre, i Comuni che decideranno di partecipare alla call contribuiranno a definire gli indicatori utili per valutare l’impatto delle politiche intraprese rispetto agli obiettivi nazionali. Per aderire è necessario un solo prerequisito: avere sottoscritto il Patto dei Sindaci, un modello europeo di governance multilivello i cui firmatari hanno stabilito di voler ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il prossimo anno. Strada maestra per raggiunge l’ambizioso obiettivo passa da un lato dall’aumento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, dall’altro dall’efficientamento degli edifici dal punto di vista energetico.
I benefici. Una volta parte del progetto BUILD UPON2, le città saranno sostenute nel proprio piano di decarbonizzazione del territorio comunale. Per far questo sono previsti workshop e analisi dei casi studio delle otto città pilota (una delle quali Padova) dove i programmi di supporto e implementazione delle buone pratiche sono stati già avviati. Grazie ai feedback forniti da queste otto realtà europee, infatti, gli amministratori avranno un quadro delle possibili problematiche che il processo porta con sé e dal livello di preparazione necessario per affrontare la riqualificazione del patrimonio costruito.
Per partecipare alla call lanciata dal GBC Italia sono cinque le condizioni necessarie da soddisfare:
Per info e per iscriversi alla call è necessario contattare il GBC Italia all’indirizzo internazionale@gbcitalia.org
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