"Gli architetti sono i principali destinatari del nostro lavoro. Ogni anno produciamo 30milioni di mq di ceramica, ogni giorno dai nostri stabilimenti escono mediamente 100mila mq di piastrelle, nei diversi stabilimenti del distretto di Sassuolo lavorano con noi circa 1200 persone. Abbiamo un ricco catalogo di prodotti con ceramiche di tutte le dimensioni e tutti i colori. Quando gli architetti scelgono dal nostro catalogo - che conta più di 3mila prodotti - siamo molto contenti, ci capita però di accettare la sfida di richieste customizzate". Mauro Manfredini, direttore commerciale di Casalgrande Padana racconta a Roma, alla Casa dell'Architettura in occasione dell'evento Caramica Amica organizzato il 10 luglio, la sfida di un'azienda leader nel settore quando incontra studi di professionisti che portano valore aggiunto nel mondo della produzione.
Casalgrande Padana ha lavorato con Daniel Libeskind per le residenze di Citylife, con Renzo Piano sta lavorando anche a Torino per il grattacielo di Intesa San Paolo, con Fuksas ha realizzato il liceo di Montpellier, per il Mast di Labics ha realizzato la facciata dell'asilo aziendale e le piastrelle della cucina del grande polo multiuso. Con Kengo Kuma ha costruito l'ingresso dell'azienda.
Casalgrande Padana nel 2013 ha chiuso con un fatturato dell'ordine dei 285milioni di euro, 70% all'estero e 30% in Italia; del totale, meno dell'1% è un prodotto creato ad hoc per il progetto. "La nostra non è un'azienda artigianale - racconta Manfredini - e quando ci chiedono un prodotto speciale dobbiamo fare a botte con una macchina che è stata pensata per andare a grande velocità. Ci capita però di accettare la sfida e di affrontare numerose serie difficoltà, è un'occasione per investire nella nostra crescita".
Lo studio genovese 5+1AA ha realizzato numerose architetture con l'azienda emiliana: dalle residenze di Brescia allo Iulm di Milano, al polo di Savona. Sono in fase di progettazione i prototipi per i Docks di Marsiglia e per la nuova sede promossa da BNP Paribas a Roma, a ridosso della stazione Roma Tiburtina. "Quando ci siamo conosciuti con lo studio guidato da Alfonso Femia e Gianluca Peluffo - ricorda Manfredini - abbiamo chiarito che l'investimento doveva avere ricadute sulla massimizzazione della produzione: per fare un esempio, non possiamo realizzare piastrelle tridimensionali in piccola scala. Abbiamo messo la creatività dei progettisti al nostro servizio e abbiamo sviluppato insieme soluzioni condivise".
Una sfida impossibile se le maestranze non facessero la loro parte. "Attraverso la materia si arriva alla migliore soluzione" dicono gli architetti dello studio 5+1AA. "Dal dialogo - aggiunge Manfredini - abbiamo imparato le logiche che guidano la progettazione in tante scelte, anche noi siamo stati sorpresi dei risultati, abbiamo realizzato prodotti che cambiano colore con la luce del sole, abbiamo valorizzato l'occhio dell'architetto per migliorare la nostra attività: abbiamo tirato fuori dei prodotti così interessanti che metteremo nei nostri cataloghi". Ovviamente la partnership tra architetti e aziende impone di realizzare prodotti capaci di stare nel mercato: a Brescia l'intervento residenziale realizzato dai 5+1AA è costato mille euro/mq. In questi progetti i margini di un'azienda come Casalgrande Padana sono minimi, ma questo investimento avrà ricadute sulla visibilità e sulla promozione di un marchio.
Casalgrande lavora grazie ai contatti degli architetti e con la rete dei tanti rivenditori che a scala internazionale propongono il catalogo-prodotti. "Da parte nostra c'è sempre la disponibilità ad ascoltare l'invito di progettisti nel creare prodotti ad hoc - spiega il direttore commerciale - ma in rari casi si passa dall'idea alla fattibilità: accettiamo se lo studio è autorevole e se il progetto lo giustifica. Per la nostra azienda è una forzatura, economicamente ci perdiamo, ma se dallo scambio ci si arricchisce, investiamo"
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