"Il 90% delle iniziative che Roma porterà avanti in città le farà con i privati, è una buona notizia per gli operatori - dice l'assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo - che dovranno fare assoluto riferimento al ruolo e alle direttive della regia pubblica". In che termini? "Le nuove operazioni potranno avvenire esclusivamente entro il perimetro del Prg, nessuno dovrà avere quindi aspettative per la trasformazione di aree agricole esterne; per i nuovi interventi - spiega ancora l'assessore - si applicano le norme di Piano che prevedono tra l'altro la possibilità di valorizzazione anche in difformità al Prg, applicando un contributo straordinario che ci permetterà di ridistribuire il plusvalore nelle operazioni di trasformazione. Terzo tema: trasformare non significa riempire di cemento, ogni iniziativa dovrà portare alla patrimonializzazione pubblica, ovvero dovrà creare servizi, produrre valore conveniente per i privati che vorranno investire e ancora arricchire l'offerta complessiva della città".
Tra le iniziative più interessanti in termini di trasformazione strategica per Roma Capitale ci sono l'operazione di via Guido Reni con Cdp dove è prevista la costruzione della Città della Scienza, quella verso Sud dall'Eur al mare, e quella verso Est. Quest'ultima è la più avanzata: alcuni rendering si stanno trasformando in cantieri, il più grande è quello sviluppato da Bnp Paribas che diventerà il quartier generale degli uffici Bnl.
Assessore, quali ricadute sulla città si aspetta con la costruzione del nuovo Headquarter Tiburtina promosso da Bnp Paribas a ridosso della linea dell'alta velocità?
Un duplice effetto. Da una parte il consolidamento del nodo di Roma Tiburtina, per il suo rilievo metropolitano e nazionale, essendo di fatto un punto di riferimento per l'accessibilità da un territorio vasto: a Tiburtina si arriva in un'ora da Firenze e da Napoli. Paradossalmente nell'area ad Est della città si sta sviluppando ora, dopo 50 anni, quell'idea dello Sdo immaginato come sistema direzionale, grazie all'iniziativa dei privati.
L'altra ricaduta ce l'aspettiamo sul centro storico. Molti edifici di Bnl saranno dismessi e riconvertiti grazie al trasferimento dei dipendenti nel nuovo Headquarter: questi immobili dovranno essere rifunzionalizzati e potranno contribuire fortemente a cambiare il volto del centro storico della Capitale.
Su Roma Bnp Paribas ha un piano di rigenerazione e valorizzazione con un orizzonte che arriva al 2020. Cosa chiede il Comune ad un grande operatore come questo che investe nella città?
Di aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi per l'area centrale. In primis il ritorno della residenza. Oggi nel primo Municipio ci sono 195mila abitanti, dentro le mura se ne contano 115mila: vogliamo riportare gli abitanti a vivere nel centro storico e chiediamo a Bnp che in questa operazione collabori, anche favorendo una quota di residenza agevolata.
Il nuovo edificio che diventerà la sede di Bnl sale in un’area dove c’è ancora molto da fare: Fs Sistemi Urbani ha molte aree da vendere, lo Sdo attende una sua definizione, qual è il piano della giunta Marino?
Il posizionamento di Bnp è importante e consolida il carattere metropolitano di quest'area. Ci sono diverse volumetrie di Fs da assegnare. E ancora c'è il piano particolareggiato di Pietralata che è l'unico comprensorio di Sdo rimasto in vita dopo quelli di Centocelle e Casilina, stralciati.
In questi mesi qui era stata avanzata l'ipotesi di realizzare il nuovo Policlinico Umberto I, per il momento però questa soluzione si esclude. Sicuramente in quest'area punteremo molto sulla ricerca e sulla funzione sanitaria, grazie alla presenza dell'Università e di centri per la ricerca a vari livelli.
Se il sindaco Marino per l'asse verso Sud ha scelto di puntare sul direzionale integrando pubblico e privato, e valorizzando la dimensione internazionale favorita dalla presenza dell'aeroporto, lungo la direttrice Est ha impostato il vettore dell'innovazione e della ricerca.
Oltre i piani e la visione, concretamente cosa si farà a Roma in termini di trasformazione urbana, nel mandato di questa amministrazione?
A Roma come in Italia oggi è difficilissimo fare previsioni. Anche quando pensi che una cosa sia pronta, orami fatta, basta un ricorso per bloccarla in un attimo. Non è semplice fare trasformazione e aprire i cantieri né in Italia né a Roma.
In ogni caso oltre alle trasformazioni in corso nell'area di Pietralata, anche a ridosso della stessa stazione AV Roma Tiburtina, per via Guido Reni sta uscendo il bando per la selezione del progettista e per l'inizio del 2015 ci sarà il progetto; nell'area dell'ex Fiera si sta attivando un laboratorio di partecipazione e a seguire sarà indetta la gara; lo stadio della Roma dovrebbe andare in assemblea e poi le fasi successive saranno di competenza della Regione, se entro il primo semestre del 2015 si terminerà la parte procedurale si stima (almeno per la realizzazione dello stadio) un cronoprogramma dell'ordine dei 24-30 mesi; lavoriamo a Piazza Augusto Imperatore; stiamo rimettendo in pista diversi progetti arenati come quello degli Ex mercati Generali all'Ostiense dove si lavora per la parte di recupero e dove invece fino allo scorso luglio mancava il progetto per la parte ex novo.
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