L’ex cartiera situata in via Salaria 971, struttura abbandonata di 20mila mq a due passi dalla vecchia sede di Sky a Roma, sarà oggetto di un intervento di rigenerazione urbana. Ad annunciare l’iniziativa la sindaca Virginia Raggi durante una conferenza stampa organizzata proprio negli ambienti dove, nei prossimi mesi, troveranno spazio un distretto artistico, un orto, una biblioteca e un’arena estiva. Ad occuparsi del progetto la URBAN VALUE by Ninetynine, società già impegnata nel recupero di due ex depositi dell’Atac, delle caserme Guido Reni e del Palazzo degli Esami, tutti dislocati in aree diverse della Capitale. Fondamentale la collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria del lotto, oltre che del Comune di Roma e del Municipio III. Obiettivo principale quello di sanare un luogo degradato tramutandolo in un polo culturale per un’area che ne è quasi totalmente priva, nonostante conti oltre 200mila abitanti.
«Con CITYLAB 971 – ha sottolineato la Raggi – diamo avvio ad un importante progetto di riqualificazione che darà nuova vita all’ex cartiera inserendosi in una più complessiva azione di rinascita di questa porzione della nostra periferia. Con questa iniziativa trasformiamo una struttura simbolo di incuria e riconsegniamo ai romani e alle famiglie di questa parte della città un luogo che diventerà centro pulsante di eventi, attività culturali, sportive e sociali. Fondamentale, in questo percorso virtuoso, la sinergia che si è sviluppata tra istituzioni pubbliche e operatori privati».
Il percorso. Cdp ha ricevuto una manifestazione d’interesse da parte di URBAN VALUE. In seguito ad una fase di valutazione del progetto di rifunzionalizzazione proposto, il Gruppo ha deciso di proseguire la collaborazione già avviata con la società in altri lotti (Guido Reni e Palazzo degli Esami), stipulando un contratto della durata di 40 mesi, ovvero fino alla data di cessione dell’immobile stesso.
Il progetto. Sviluppo culturale e sperimentazione sono le due parole chiave da cui partirà il processo di rigenerazione dello stabile, seguendo un calendario di attività predeterminato. Le corti interne verranno aperte entro questa estate, i padiglioni nell’autunno del 2019, il corpo centrale in inverno mentre, la prossima estate verrà aperta al pubblico l’area esterna. In ciascuno di questi spazi si alterneranno funzioni temporanee sul successo delle quali verrà frammentato l’investimento necessario al recupero della struttura. La gestione dei contenuti sarà affidata a Visionart, società specializzata in eventi inclusivi e adatti ad un pubblico variegato.
Le funzioni previste. Diverse le attività che si insedieranno nelle diverse sezioni dell’edificio. Nella corte sud prenderà forma un orto, già in parte avviato e gestito dalla cooperativa agricola Orto 2.0. I prodotti, una volta maturi, potranno essere raccolti dai consumatori direttamente con le proprie mani. Sugli oltre 1,4mila mq delle pareti del patio nord, invece, a luglio verrà realizzato un intervento di street art chiamato “Agorà”, frutto della collaborazione fra associazione “Kill The Pig” e l’artista Emmeu. Il distretto artistico sarà suddiviso in tre differenti spazi ospitati da altrettanti padiglioni. Qui si inseriranno il Temporary Tech Art Museum, percorso esperienziale grazie alla combinazione fra arte e innovazione tecnologica, i LABS, laboratori e residenze per artisti, e uno sharing space, ambiente multifunzionale ad uso di accademie, università e fondazioni. Non mancherà, inoltre, un caffè letterario che verrà allestito nei locali che una volta ospitavano la biblioteca dell’ex cartiera.
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