Come saranno le chiese del futuro? E come potranno i fedeli continuare a partecipare alle funzioni religiose rispettando le regole e i protocolli di distanziamento sociale con i quali si dovrà convivere per i prossimi mesi? Una domanda che oggi suona estremamente attuale, specialmente se posta alla luce del Decreto Ministeriale del Governo Conte pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, che conferma lo stop alle funzioni religiose, ad eccezione dei funerali che potranno riprendere alla presenza di massimo 15 congiunti. È infatti parere del Comitato Scientifico che troppi sarebbero i rischi di contagio se si tornasse a celebrare le Messe come prima della pandemia. Una misura che però non è piaciuta alla Conferenza Episcopale Italiana, la quale con una nota già diramata ieri sera a margine della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, ha voluto puntualizzare che «i Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto».
Quindi, se nell’immediato si renderà necessaria una riorganizzazione degli spazi all’interno dei luoghi culto nel rispetto delle misure di sicurezza, a lungo termine l’emergenza sanitaria potrà essere anche un’occasione per la riprogettazione dei questi stessi luoghi. E l’edizione 2020 di Koinè – XIX International Exhibition of Sacred Arts, la fiera biennale di arte sacra organizzato da Italian Exhibition Group in programma a Vicenza dal 25 al 27 ottobre prossimi, ha deciso di dedicare un focus proprio a questo tema. Il salone vuole chiamare a raccolta aziende, committenti ed esperti per una giornata di studio dal titolo “Architettura Sacra: Spazio di Comunione”, inserita nell’ambito del Church Building Innovation Forum, che si terrà domenica 25 ottobre. Un’iniziativa alla quale il Comitato Scientifico Koinè Ricerca, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI con il patrocinio Diocesi di Vicenza, ha affiancato una call all’azione rivolta ad architetti, progettisti, sociologi, antropologi e professionisti che da qui al 30 giugno potranno inviare contributi, esperienze concrete e spunti di riflessione per riprogettare le chiese del domani nel rispetto dei nuovi protocolli di distanziamento sociale.
In programma durante la giornata del 25 ottobre, alla quale parteciperanno numerosi esperti, alcuni incontri e spazi di confronto sui temi legati all’edilizia di culto, tra i quali “La domotica applicata alle chiese”, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Vicenza, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza e il Collegio dei Geometri della Provincia di Vicenza.
Una fiera che sarà sia un’occasione per fornire nuove occasioni di business alle aziende partecipanti, sia «una straordinaria opportunità per comunicare ad un pubblico specifico ed interessato risposte sartoriali per le specificità che ogni architettura di culto ha insita in sé» ha dichiarato Giampaolo Sartori, Specification Manager di EXENIA, che si occupa di illuminazione professionale per interni ed esterni e che sarà tra i protagonisti del salone.
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