Le startup sposano l’economia circolare. CMF Greentech è la divisione verde e innovativa di CMF Technology, azienda situata a Cavezzo nella provincia di Modena che da 40 anni si occupa di impiantistica industriale. La nuova divisione, frutto di un investimento di circa 10 milioni di euro, si è sviluppata da un progetto di ricerca avviato a fine 2008 dalla società CMF Technology con l’obiettivo di “progettare e realizzare un sistema di produzione completamente slegato dalla filiera del petrolio, pensato per assicurare il benessere dell’uomo e dell’ambiente – afferma l’amministratore delegato Franco Pinelli -. Da un nostro brevetto è nata una nuova famiglia di biomateriali, derivanti da materie di risulta e di scarto e un collante di nuova concezione privo di formaldeide”.
La società a matrice modenese intende sviluppare un'idea di innovazione che miri al benessere abitativo, in nome della sostenibilità e del risparmio energetico dell’edificio creando processi industriali e biomateriali, capaci di rispettare i valori del riciclo e del risparmio energetico.
“La nostra azienda progetta e produce biomateriali, ma svolge anche attività nel settore Greenbuilding – spiega il project manager Matteo Montecchi – occupandosi dello sviluppo di un ventaglio di sistemi costruttivi certificati che garantiscono le migliori classificazioni energetiche. Attualmente è in fase di ideazione anche la divisione Greendesign dedicata a progetti speciali nel settore del design per individuare le possibili applicazioni dei nuovi materiali”.
Greentech è stata protagonista al SAIE 2016, la fiera dell’edilizia di Bologna, vincendo anche il premio Saie Innovation-verso impatto zero ed era in prima fila anche a Rimini per Ecomondo, presentando i CANAPAlithos, una nuova tipologia di biomateriali a base di canapa, dotati di alte performance termiche e acustiche e applicati nella bioarchitettura. Alla fiera sulla tecnologica per la Green e Circular Economy nell'area Euro-Mediterranea Greentech ha anche proposto dei mockup di pannelli che riusano prodotti di risulta quali vetroresina, fanghi di cartiera o polvere di poliuretano provenienti dallo smaltimento dei frigoriferi nonché i campioni di ricerca ottenuti conglomerando biomasse che derivano dalla produzione alimentare, come la paglia di grano e il mais.
Le potenzialità espresse dai materiali di recupero non sono ancora sul mercato, ma sono un’esperienza interessante capace di attirare l’attenzione dei progettisti che intendono sperimentare sui temi della sostenibilità ed economia circolare. “Abbiamo realizzato collaborazioni con studi di architettura – dichiara Alex Crestan, direttore artistico di CMF Greentech - tra cui Mario Cucinella Architects: forniremo materiali ecosostenibili per la costruzione delle pareti del progetto La casa della pace, un prototipo di casa ecosostenibile, a basso costo e di alta qualità abitativa, per accogliere tre famiglie di rifugiati di Scanzano Jonico in Basilicata”.
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