Riccione lancia un concorso di progettazione in due fasi per costruire la scuola panoramica. Nel primo livello della gara è richiesto un concept da esprimere in due tavole A3 e una relazione, nel secondo livello, ristretto a cinque team, ci si aspetta un approfondimento progettuale consistente il quattro tavole A1, una relazione e un plastico in scala 1:200. Al vincitore il Comune affiderà l’intero incarico professionale stimato in 308mila euro. La giuria avrà inoltre a disposizione l’importo di 25mila euro da suddividere tra gli altri partecipanti a titolo di rimborso spese.
Dalla lunga attesa per l’aggiudicazione del concorso delle cinquanta scuole del Miur, alla mancata assegnazione nella gara per il Blueprint di Genova. In queste settimane è crollata a picco la fiducia nei concorsi in Italia, ma c’è chi non molla e prova a imbastire processi virtuosi per rafforzare uno strumento che in Italia non è mai riuscito a riscattarsi. Ci prova il comune di Riccione, con il sostegno della Fondazione Inarcassa, il Consiglio Nazionale Architetti P.P.C. e la Federazione Regionale degli Architetti dell’Emilia Romagna, degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Rimini.
In prima linea nella promozione di questa iniziativa c’è Pier Giorgio Giannelli, che è in campo con il Cnappc nel promuovere un gruppo operativo sul tema delle competizioni proprio nell’intento di strutturare un regolamento per chi organizza i concorsi, ma anche nell'attivare campagna di marketing dedicata alla committenza, pubblica e privata. “A 24 ore dalla pubblicazione del bando per la scuola panoramica ci sono stati oltre 400 download – ha dichiarato Giannelli – ci si augura di arrivare ad una candidatura di oltre cento professionisti in prima fase, per poter avere una massa critica interessante e tirar fuori 5 bellissimi progetti per una scuola passiva che rispetti le norme dell’Emilia Romagna che prevedono che dall’inizio del 2017 gli edifici pubblici siano a consumo quasi zero”.
A Riccione la sensibilità sul tema concorsi, e in particolare su quelli relativi alle scuole, è già nota, considerando anche la realizzazione firmata da Pier Carlo Pellegrini, che recupera un'ex fornace.
Il bando sposa i temi della rigenerazione urbana sostenibile, del costruire sul costruito, della sostituzione edilizia del nostro patrimonio pubblico e privato, della messa in sicurezza del territorio e degli edifici. “Ecco che il concorso rigenerare la Scuola Panoramica di Riccione vuole essere un esempio di buone pratiche che – spiegano i promotori - partendo dal tema molto sensibile dell’edilizia scolastica, possa determinare una sperimentazione virtuosa che sappia cogliere aspetti innovativi in diversi campi, al fine di migliorare la qualità della città e della vita di coloro che vi vivono”.
Pedagogia e sostenibilità. Due i temi focus del progetto, il primo, quello pedagogico, porta a compimento i principi di Giovanni Zavalloni, professore cesenate, la cui visione è andata oltre i rigidi steccati dell’ormai obsoleta normativa del 1975, con un approccio integrale ai temi della sostenibilità e dell’ecologia, confidando nella straordinaria importanza della scuola nella formazione dei futuri cittadini. Il secondo, quello degli edifici NZEB che dovranno coniugare, in un progetto integrato, architettura, tecnologie e materiali, che possano essere esempio replicabile.
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