Non solo un raggio verde ma un parco, anche attraverso la rigenerazione degli ex scali Farini e San Cristoforo. Aggiudicato il concorso internazionale di progettazione per il masterplan promosso da FS Sistemi Urbani e Coima sgr. Il vincitore non è (solo) una star, ma un team interdiscipliare con Oma e Laboratorio Permanente, insieme a Philippe Rahm architects, specialisti in architettura meteorologica, i paesaggisti di Vogt Landscape Architects, Ezio Micelli per le politiche urbane, l'associazione culturale Temporiuso e le società Arcadis e Net Engineering esperte in temi di sostenibilità e trasporti.
Questo il pool che con la proposta “Agenti Climatici” è stato scelto tra i cinque team finalisti. Oltre a Oma (con base a Rotterdam e anche a Milano) capogruppo in campo anche Baukuh (Italia), Arup (Italia), Grimshaw (Inghilterra) e Kengo Kuma and Associates Europe (Francia).
Lo studio fondato da Rem Koolhaas ritorna protagonista a Milano, dopo la Fondazione Prada, e dopo l’impegno nell’area Bovisa dove diversi anni fa ha firmato il masterplan per la sua rigenerazione. In campo con un pool interdisciplinare perché “l’architettura non risolve da sola un’area con questa complessità, nessuno sa - racconta Ippolito Pestellini Laparelli, uno dei nove partner di Oma – come sarà Milano nel 2030 e così abbiamo proposto diversi scenari possibili”.
La proposta. Due dispositivi ambientali per la riconversione degli ex scali Farini e San Cristoforo: un grande bosco lineare presso scalo Farini in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche; e poi, un lungo sistema lineare a San Cristoforo per la depurazione delle acque, che definisce un paesaggio per realtà umane e non-umane.
Il metodo “Questo concorso è durato 6 mesi – ha dichiarato Pier Francesco Maran, assessore all’Urbanistica del Comune di Milano – dal 22 ottobre alll’11 aprile. Se ce l’ha fatta lo Scalo Farini, possiamo dire a tanti operatori che hanno aree meno complicate che si può fare lo stesso. Obiettivo arrivare a fine maggio con la presentazione di documenti condivisi, anche con una mattinata di lavoro, a gruppi, per ragionare sulle proposte di masterplan. Entro il 31 luglio l’aggiornamento e presa d’atto da parte del consiglio di vigilanza degli Scali Ferroviari”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; masterplanning; spazi pubblici