Qual è il tuo metodo di lavoro quando devi progettare una scuola? Facendo riferimento ad un edificio che hai progettato e realizzato, qual è il concept e quale la scelta vincente ora che la scuola è in uso?
Per progettare una scuola devi prima di tutto ascoltare gli insegnanti: loro sanno come funziona veramente una scuola e come si comportano i bambini. Poi devi pensare che in quello spazio cresceranno dei bambini che sono iper-ricettivi rispetto al contesto in cui giocano e apprendono e quindi è importante pensare ad un’architettura non solo funzionale ma sensitiva.
La scuola come sistema complesso. Che ruolo hanno i consulenti nella progettazione delle scuole e quali sono le figure fondamentali?
Le scuole sono la prima linea dell’educazione di un paese, e per me le consulenze dovrebbero riguardare più la sfera sensitiva, quella che riguarda il colore, i suoni, la materia, la luce che sono poi gli elementi di relazione tra lo spazio costruito e i bambini.
Se dovessi dare un suggerimento per la rigenerazione delle scuole in Italia, ex novo e da riqualificare, quale approccio indicheresti? Soluzioni efficaci e low budget?
Prima di tutto la sicurezza sismica e ambientale costi quel che costi. Molto spesso gli interventi riguardano piccole azioni: rifare il cortile della scuola, ripensare alla mensa come luogo per conoscere il cibo e non solo per mangiare, rivedere le aule con l’inserimento di nuovi strumenti didattici e così via. Ma soprattutto bisogna conoscere il nostro patrimonio e questo non è per nulla scontato.
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