Da poche settimane si è concluso il concorso per l’ex scalo di Milano Rogoredo nell’ambito dell’iniziativa AAA architetticercasi, promosso da Confcooperative Habitat, dal quale sono emerse delle idee progettuali per ripensare il futuro dell’ex scalo con verde, servizi e housing sociale. E da giovedì 30 luglio è attivo il bando di gara per la vendita dell’ex scalo ferroviario, uno dei sette dell’operazione Scali Milano. Un’operazione di particolare interesse vista anche la vicinanza a Santa Giulia. Il concorso, riservato in questo caso ai più giovani, come occasione di acceleratore di un’operazione immobiliare.
L’area, con una superficie pari a oltre 21mila mq con 16mila mq di diritti edificatori, si trova in una zona strategica ad elevata accessibilità, garantita dalla prossimità dell’omonimo hub ferroviario, che dà accesso ai treni della linea Alta Velocità e delle principali linee regionali e locali, della linea metropolitana M3, che assicura un rapido collegamento con il centro della città, del raccordo autostradale della A1 e della Tangenziale Est.
L’iter di sviluppo dell’area è ben definito, la riqualificazione dell’ex scalo di Rogoredo infatti fa parte di un più ampio progetto, avviato con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma nel 2017, che prevede la riqualificazione di circa un milione di metri quadrati di aree in disuso nella città di Milano, il 65% dei quali destinati ad aree verdi. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 10 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e riqualificazione urbana in Italia e in Europa.
Il valore posto a base di procedura pubblica è di 4,2 milioni di euro e il bando di gara scadrà il 30 settembre 2020 alle ore 12.
Non c’è nessun vincolo per gli investitori di far tesoro delle proposte progettuali nate dal concorso AAAcercasi ma si tratta di un “tema così delicato, che riguarda il disegno del futuro di un pezzo di città”. Umberto Lebruto, Ad FS Sistemi Urbani raccontava così l’esito della gara ricordando che il vincitore è stato scelto premiando “la mano dell’architetto giovane che ha saputo dimostrare capacità di guardare al futuro, di integrarlo con quello che esiste e di proporre progetti concreti, spendibili e presi da chi avrà voglia di investire su quel lotto e trasformarli in realtà”.
Da sottolineare che nella partita promossa da Alessandro Maggioni con Confcooperative Habitat era stato individuato come presidente il professore del Politecnico di Milano Giancarlo Consonni,con un ruolo attivo anche del Comune di Milano e la partecipazione in giuria di un membro internazionale.
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