È firmato da Arup il masterplan per lo sviluppo immobiliare dell’area adiacente l'aeroporto di Barcellona El Prat. Aena, società statale spagnola, tra i principali operatori aeroportuali al mondo con 46 aeroporti in Spagna e altri 15 in Europa e America, ha commissionato al colosso dell’ingegneria il maxi-progetto che insiste su un’area di 328 ettari, con oltre 1,8 milioni di mq di superficie destinati a spazi mixed use, per quasi 1,3 miliardi di investimento. L'inizio del cantiere è previsto entro i primi mesi del 2020.
Un hub ibrido dove si intrecceranno un’area per lo stoccaggio di prodotti destinati all’e-commerce (750mila mq), un parco logistico che organizza la consegna delle merci (580mila mq), e infine uno spazio di produzione per l’industria digitale e quella aereonautica (510mila mq), con creative lab e centri di ricerca. “Tutto ciò è stato pensato come un grande laboratorio vivente - ha spiegato Flavio Tejada, Presidente European Cities Task Force di Arup - che andrà a servire le diverse operazioni sviluppate a El Prat. Il progetto sarà in grado di rispondere al numero crescente di passeggeri, 47 milioni solo nel 2017, e consolida il ruolo di Barcellona come porta dell'innovazione del Mediterraneo”.
Nel piano di Arup, è prevista inoltre anche la realizzazione di “Air City” (490mila mq), una cittadella collegata all’infrastruttura, che ospiterà hotel e spazi commerciali per rispondere ad ogni esigenza dei passeggeri provenienti da tutto il mondo. “Vogliamo trasformare l’area dell'aeroporto in uno spazio attrattivo per le imprese - hanno dichiarato da Aena -, e far diventare El Prat una piattaforma che integra industria, servizi tecnologici, trasporti e innovazione. Uno spazio studiato per le persone, che ricerca la simbiosi tra lo sviluppo economico e il rispetto dell’ambiente”.
Verranno realizzati spazi innovativi per gestire i processi di carico e distribuzione delle merci proveniente dall’aeroporto, utilizzando nuovi strumenti, dai data center alla robotica per esempio, per garantire la massima efficienza.
I tempi del cantiere? Circa 20 anni, in cui gradualmente, in tre fasi, verranno sviluppate le diverse aree. “Nei primi cinque - ha chiarito Tejada - si realizzeranno alcune infrastrutture per gli immobili esistenti. Nella fase successiva di sviluppo vero e proprio del progetto, che durerà altri cinque anni, partirà la costruzione dei nuovi spazi, con l’obiettivo di creare luoghi in grado di soddisfare l’aumento della domanda di mercato e consolidare l’aeroporto anche come hub commerciale. Nell’ultima fase infine, di circa nove anni, verranno implementate le strategie di accessibilità per il traffico”.
Il piano è stato sviluppato con un processo di progettazione partecipato, che ha visto coinvolti numerosi stakeholder, con l’obiettivo di ottenere il più alto consenso possibile per la realizzazione di quella che diventerà la più importante area aeroportuale di Barcellona e della Spagna. Tra i risultati raggiunti grazie a questo confronto, per esempio, c’è la conservazione di 215 ettari di terra, tra cui anche zone agricole del delta del Llobregat, tra i più importanti fiumi della Catalogna. L’area circostante verrà trasformata in una “business farm”, una fattoria dove oltre alle coltivazioni, troveranno spazio anche altre strutture in cui potranno essere organizzati eventi come festival o settimane a tema (design, digital, etc…).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; spazi pubblici