Tra il lungomare e la fascia costituita dagli alberghi, a Rimini verrà presto riqualificata, o meglio, rivoluzionata un’area urbana lunga sei chilometri. Sarà un parco del mare. L’incarico di redigere le linee guida del progetto nel suo insieme, è stato assegnato ad un gruppo temporaneo di professionisti guidati dallo studio spagnolo Miralles Tagliabue (EMBT). Questi infatti hanno vinto il concorso di idee internazionale ‘Urban challenge greening seaside’ promosso dalla Climate Kic, una grande partnership europea fra pubblico e privato sull’innovazione sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici.
L’obiettivo della call era quello di definire le linee guida architettoniche e paesaggistiche dei nove lotti che costituiranno il Parco del mare, allo scopo di fornire un orientamento uniforme alla futura progettazione dell’area. Oltre allo studio EMBT, nel gruppo fanno parte la Massarente Architettura, Abacus, lo Studio MADE associati e Marcello Mamoli.
Nelle intenzioni dell’amministrazione, questo grande progetto, che vedrà la collaborazione fra settore pubblico e privato, andrà a modificare materialmente la zona prospiciente al mare ma, allo stesso tempo, dovrà portare ad un cambiamento dell’intero panorama urbano. Il risultato finale, infatti, dovrebbe dar vita ad un luogo unico nel suo genere e in grado di riposizionare la stessa immagine della città sul mercato del turismo. Intrattenimento, benessere, attività fisica e aree verdi sono gli elementi su cui dovrà poggiare il concept.
L’incarico è stato diviso in due fasi: obiettivo della prima sarà la definizione di una visione omogenea di tutta la zona, suggerendo al tempo stesso delle tracce improntate sulla sostenibilità ambientale, sia per le opere pubbliche che per quelle private. Verrà poi strutturato un sistema di funzioni pubbliche, pensando alla loro localizzazione in relazione al contesto urbano nel quale si andranno ad inserire. Le valutazioni del gruppo di progettazione capeggiato dallo studio EMBT, saranno di carattere dimensionale, tipologico, funzionale, tecnologico ed economico. Nella seconda invece, il gruppo dovrà controllare l’effettiva coerenza dei progetti che verranno presentati.
I finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture del Parco del mare arriveranno in parte dai Fondi strutturali europei regionali (FESR) destinati alla riqualificazione turistica sostenibile, previsti dall’Asse 5 del Programma Operativo Regionale (POR) Emilia-Romagna 2014-2020. L’ente contribuirà quindi con 2,8 milioni di euro a fronte di una spesa prevista di 4,5 milioni.
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