Olimpiadi, GMG, G8, i grandi eventi sotto la lente, per valutarne gli impatti e le eredità in termini di sviluppo e rigenerazione urbana. A partire dai casi concreti degli ultimi quindici anni, scelti a scala internazionale da Genova 2004 a Milano 2015, passando per Vancouver 2010 e Londra 2012, si analizzano i punti di forza e debolezza e si evidenzia la necessità di una progettazione integrata che tenga conto di requisiti e opportunità che spaziano dall’economia al sociale, dall’ambiente alla cultura.
Nell’ambito della XIII Conferenza annuale delle città creative UNESCO, che sarà ospitata a Fabriano dal 10 al 15 giugno, in agenda il talk Event-able, le città e l’eredità dei grandi eventi, organizzato da PPAN, comunicazione e networking per il costruito e previsto giovedì 13 giugno alle ore 10.00 al Padiglione Rinasco, Palazzo del Podestà.
Ospiti dell’incontro Mario Kaiser, Design Advisor & Project Manager for World Events (principal designer advisor dei Giochi Olimpici di Londra 2012, consulente per altri grandi eventi come Milano Expo 2015), Renato Quaglia, European Festival Association EFA-AEF e Fondazione FOQUS, Susanna Sieff, Sustainability & VIP Hospitality Fondazione Cortina 2021, Sonia Pallai, consulente per il Centro Studi Turistici Firenze.
Obiettivo principale dell’iniziativa è quello di presentare la pubblicazione inedita dal titolo Event-able, Host cities of world events (in lingua inglese, 115 pagine, editore PPAN, stampa CTS) dedicata appunto al rapporto tra gli eventi mondiali e le città ospitanti, con particolari ricadute sull’eredità e la trasformazione fisica dei luoghi. La pubblicazione, pensata come un prodotto di servizio, con taglio giornalistico, analizza alcuni casi italiani e internazionali - da Milano a Palermo, fino a Parma, Cortina e Matera - riportando 20 delle 79 grandi manifestazioni analizzate, che saranno online sulla piattaforma www.event-able.org dal giorno della presentazione a Fabriano. Molti i contributi che ne delineano il contesto tra cui Flexible Urbanisms di Ricky Burdett, Events and city making di Alejandro Gutierrez, The great european capitals of culture, di Lucio Argano, Recoding Palermo di Maurizio Carta, Milano Today, after the Expo di Stefano Gallizzi.
Il progetto editoriale è nato dall’idea di Mario Kaiser e sviluppato in collaborazione con PPAN. Raccoglie un database live di World Events dal 2004, classificati in base alla natura della manifestazione secondo le categorie sport, cultura, economia e religione, partendo dal presupposto che i grandi eventi di caratura internazionale possano rappresentare per le città un’opportunità e una delle vie decisive per pianificare e gestire il futuro nel medio e lungo periodo. Il risultato è una banca dati inedita, costruita attraverso il dialogo con una comunità di esperti, professionisti e studenti e pensata come uno strumento per gli attori della filiera, dai city makers, alle Pa, al mondo immobiliare e della progettazione, fino ai consulenti specializzati.
«Le città di tutto il mondo - spiega Mario Kaiser, ideatore dell’iniziativa, Design Advisor & Project Manager for World Events - sono al centro dell'agenda internazionale con riguardo agli aspetti politici, economici, sociali e ambientali. Rappresentano una delle sfide più importanti del mondo contemporaneo. Infatti oggi il 54% della popolazione globale vive nelle aree urbane e si stima che entro il 2050 questa percentuale aumenterà fino a raggiungere il 66%. Le città sono macchine complesse e dobbiamo prendercene cura».
«I dati e la ricerca di Event-able sono l’occasione per accendere un faro sulla relazione tra città e comunicazione. Se le manifestazioni di caratura internazionale sono opportunità di visibilità e posizionamento in termini di reputazione, nel medio e lungo periodo, - commenta Paola Pierotti, co-fondatore di PPAN con Andrea Nonni, content partner e editore della pubblicazione - innovazione sociale, informazione e partecipazione diventano ingredienti determinanti per valorizzare e integrare azioni top down e bottom up. La pubblicazione si propone pertanto come strumento di servizio per capire come sono stati affrontati i temi generali, innestandosi in culture locali specifiche; uno sguardo a tutto campo per fare tesoro delle valenze che caratterizzano programmi di sviluppo e masterplan delle città che hanno accolto la sfida del grande evento».
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