Il team di Binini Partners ha vinto la selezione a inviti promossa da Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS per la progettazione, (ed eventualmente) la direzione lavori e il coordinamento sicurezza in fase di esecuzione, del futuro Gemelli Private Hospital a Roma. Sarà un intervento di ampliamento e di rigenerazione dell’edificio multifunzionale necessario per la riorganizzazione di tutta l’attività “private” del Policlinico A. Gemelli di Roma.
Gli interventi proposti a livello di distribuzione interna sono inerenti ai piani della Torre A e della Torre B dell’attuale complesso polifunzionale, futuro Gemelli Private Hospital. «Le soluzioni architettoniche e distributive proposte per le varie aree di intervento – spiegano i progettisti milanesi - sono state sviluppate in modo che, anche nelle successive fasi, grazie al contributo di professionisti qualificati nei vari settori della progettazione, possano essere garantite le molteplici esigenze in termini di comfort, funzionalità, efficienza organizzativa ed operativa, oltre a rappresentare una scelta ottimale sotto il profilo strutturale, tecnologico e di sostenibilità ambientale».
Si tratta di un’operazione da 14,7 milioni di euro per un intervento di 11.475 mq di superficie complessiva e 125 posti letto.
Attenzione al tema della comunicazione, della manutenibilità, della facilità di impiego e della flessibilità necessari e richiesti dalla committenza.
Design iconico attento ai temi dell’accoglienza e dell’ospitalità. Innovazione, bellezza e unicità le parole chiave evidenziate dal team dei progettisti. L’involucro esistente sarà aggiornato con una pelle tecnologicamente avanzata, con alte caratteristiche prestazionali. «La progettazione coordinata di sistemi tecnologici e di dettaglio architettonico – spiegano da Binini Partners - porterà ad una soluzione di massimo risparmio energetico, perfetto comfort ambientale e alto senso di innovazione per un autentico impatto sulla qualità dell’esperienza».
Architettura contemporanea contestualizzata nel paesaggio naturale e urbano. «L’edificio viene caratterizzato da linee e forme curve – spiegano - con l’intento di creare una facciata iconica e dinamica, in dialogo con le colline limitrofe, in contrasto con le architetture adiacenti superate».
Emerge l’elemento della “fluidità” per proporre un nuovo standard nel complesso ospedaliero e rilanciare la sua immagine verso l’innovazione offrendo un canone rinnovato e all’avanguardia.
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