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Intervista via chat all’assistenza della piattaforma web che si occupa di interior design attraverso il crowdsourcing

Gli Architetti contro il sito Cocontest: l’illusione del progetto low cost

di Paola Pierotti | pubblicato: 25/05/2015
"Le affermazioni riportate sulla piattaforma Cocontest risultano spesso ingannevoli per il consumatore e diffamanti gli architetti. Cattiva pubblicità che danneggia i tanti professionisti che sembra offrano prestazioni lente e a caro prezzo"
Cnappc
Gli Architetti contro il sito Cocontest: l’illusione del progetto low cost
"Le affermazioni riportate sulla piattaforma Cocontest risultano spesso ingannevoli per il consumatore e diffamanti gli architetti. Cattiva pubblicità che danneggia i tanti professionisti che sembra offrano prestazioni lente e a caro prezzo"
Cnappc

“Ciao. Posso esserti utile?”. Basta stare pochi minuti sul sito www.cocontest.com che l’assistenza si rende subito disponibile “Ciao, mi chiamo Antonella e mi occupo del servizio clienti. Sei un designer?”. Noi rispondiamo che vogliamo sapere come funziona il sito Cocontest che offre un servizio di crowdsourcing per chi deve arredare, ristrutturare progettare una casa o un ufficio mettendo in collegamento, attraverso una sorta di concorso soggetti privati, clienti e architetti. Una start up sotto i riflettori per questioni di concorrenza anche se già recensita da numerose testate italiane e internazionali.

Sull'attività ambigua ed ingannevole di Cocontest è già stata presentata un'interrogazione parlamentare al Ministero dello Sviluppo economico, della quale è prima firmataria l’onorevole Serena Pellegrino, nella quale si chiede tra l’altro di verificare i tratti di legittimità dell'iniziativa. Oggi è partita anche la denuncia all'Antitrust da parte del Cnappc.

Via chat ci spiegano chiaramente come funziona. “Lei avrà a disposizione tutti i progetti che i designer avranno sviluppato per lei, ma li valuterà secondo alcuni principi che decreteranno una scala di gradimento. Noi le daremo i contatti dei primi tre designer, e da allora in poi il rapporto sarà gestito da voi in maniera diretta”. Il prezzo? Per una casa piccola si va da 400 dollari per il concept a 1450 dollari per un progetto avanzato, se si tratta di una villa il prezzo è di 600 dollari per il concept e di 2050 per un progetto avanzato. Per una cabina armadio il concept vale 300 dollari, per un orto 500, per un negozio si va dai 600 ai 2100 dollari. Con 2500 dollari si può portare a casa un progetto avanzato per un bed & breakfast e con 2000 il progetto per una biblioteca. “I designer non hanno impegni con noi. Partecipano e vincono premi. Non ci devono nulla. I clienti pagano le tariffe che lei vede sul sito per ottenere il servizio”.

Dall’assistenza via chat precisano il dna della start up: “Non siamo paragonabili né a Groupon né a Uber, né a nulla, siamo una piattaforma web che si occupa di interior design tramite la formula del crowdsourcing”.

In campo ci sono 20mila designer da 90 Paesi del mondo. All’assistenza chiediamo come si può verificare la professionalità e ci spiegano che “durante la fase di cui ci occupiamo noi, ovvero di progettazione preliminare, non si fa una distinzione tra designer, architetti e studenti di architettura. Come può ben immaginare è abbastanza ovvio che chi partecipi ad una cosa del genere sia uno dei tre. Dopo la chiusura del contest – aggiungono - al cliente vengono forniti i dati dei designer dei tre progetti migliori che ha scelto. Se è interessato alla realizzazione, contatterà uno dei tre o due dei tre o tutti e tre e la fase realizzativa verrà portata avanti quindi con un rapporto diretto. Per essere chiari, è un po' difficile che mia madre che fa la maestra sia in grado di fare un progetto e svilupparlo tramite i software di grafica necessari”.

Secondo il Consiglio Nazionale degli Architetti le affermazioni riportate sulla piattaforma Cocontest risultano spesso ingannevoli per il consumatore e diffamanti gli architetti, affermando che solo sul sito è possibile trovare soluzioni rapide ed economiche in quanto tutti gli altri architetti italiani ed europei  che esercitano la professione offrono prestazioni lente e a caro prezzo.

“Nel sito, poi – spiega il Cnappc - non viene mai specificato e spiegato al consumatore che, laddove si progettino interventi edilizi, in Italia, come in Europa, bisogna produrre progetti e documenti complessi, a garanzia della sicurezza e salute dei cittadini e nel rispetto dell’ambiente: per questo motivo la legge in Italia e in Europa obbliga l’utilizzo di professionisti competenti e abilitati ai sensi di specifiche normative nazionali”.  All’assistenza abbiamo chiesto anche un commento sulle polemiche che da qualche giorno si leggono in rete e la risposta è la seguente: “le cose nuove spaventano, soprattutto se poi si pensa che il nostro servizio si basa sulla bravura dei professionisti, e su nient'altro”.

Gli Architetti nella loro nota precisano che nel sito Cocontest “non si specifica che con tale progetto l'ipotetico committente non potrà svolgere alcuna pratica autorizzativa a meno di rivolgersi successivamente a un professionista che lo sviluppi nella sua reale complessità e nei tempi necessari”.

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