Il nuovo sviluppo immobiliare di Roma Tiburtina, sede futura di BNL – Gruppo BNP Paribas ha raggiunto la sua massima altezza: 12 piani fuori terra. Dopo 23 mesi di lavori da parte di 200 mestranze occupate in cantiere, la struttura del nuovo immobile realizzato da BNP Paribas Real Estate nell’area della stazione Av di Roma Tiburtina ha raggiunto la quota di 52 metri.
L’edificio, con una superficie costruita di 75.000 mq, sarà in grado di ospitare fino a 3.600 postazioni di lavoro, spazi complementari dedicati alla vita sociale e aziendale, come aree per incontri e meeting, per la formazione, nonché ristorante aziendale, garage, palestra e asilo nido.
“A partire dai primi di settembre con Stahlbau Pichler abbiamo iniziato ad installare le facciate sul fronte rivolto verso la ferrovia – racconta Andrea Alloni, Starching, direttore lavori dell’operazione Bnp Paribas RE -. Siamo in una fase di avanzamento importante per quanto riguarda l’impiantistica, la parte strutturale è fatta per il 99%, c’è molta strada da fare per le opere civili ma già in tre mesi, entro fine novembre, completeremo la chiusura dell’involucro con 15mila mq di superfici vetrate e 10mila mq di facciate ventilate rivestite con una superficie ceramica disegnata da 5+1AA appositamente per questo progetto e sviluppata da Casalgrande Padana: piastrelle come piccoli diamanti”.
Il colore prevalente della facciata opaca sarà l’argento: “le piastrelle saranno smaltate – racconta Alloni – e per le facciate in vetro si sceglieranno 5 tonalità, dal vetro extra chiaro per far entrare la luce del sole, fino ad un vetro riflettente quasi come lo specchio di casa”.
Il progetto realizzato dallo Studio 5+1AA si caratterizza per l’elevata sostenibilità ambientale dell’immobile che sarà certificato in classe A e Leed Gold. “Il vetro lascerà passare la giusta trasmissione luminosa ed essendo specchiante in alcune parti – continua il direttore lavori – non è previsto un sistema di frangisole esterno. Non ci sarà quindi una schermatura esterna tipo brisoleil perché la facciata ad ovest rifletterà completamente l’irraggiamento luminoso. Questa soluzione si sposa con il confort termico anche grazie alle soluzioni impiantistiche adottate. Internamente ci saranno delle tende, puramente estetiche e per oscurare i locali con videoproiezioni”.
In cantiere sono al lavoro 200 operai ma si raggiungerà il picco di 330 a gennaio 2016. “La deadline per la consegna contrattuale dell’opera è fissata per luglio 2016 – dice Alloni – a quel punto il developer Bnp Paribas RE consegnerà al tenant Bnl l’immobile per il fit out interno e gli arredi”.
Il cantiere privato più grande di Roma si distingue come eccellenza soprattutto per la logistica in un’area complicata nel cuore della capitale. “Lavorare in un’area molto difficile, tangente ai binari dell’Alta Velocità e a ridosso della nuova stazione, in una lingua di terra confinata tra strade aperte o di prossima apertura al pubblico – racconta Alloni – è stata ed è una sfida. La situazione del cantiere è anomala, e in una porzione tanto ristretta abbiamo movimentato 3mila tonnellate di carpenteria metallica e 15mila mq di superfici vetrate”.
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