“La mostra si basa su due differenti assunti teorici: il primo riguarda l’architettura come arte civica finalizzata alla costruzione di luoghi per la collettività e alla definizione di una conoscenza condivisa. Il secondo riguarda il carattere di attualità degli spazi pubblici nei centri storici in Italia; una attualità non astratta ma basata su determinate caratteristiche morfologiche e spaziali che gli attribuiscono una intrinseca capacità di costituirsi come luoghi aperti, ricchi, complessi e densi di significato. In sintesi, luoghi strutturalmente e profondamente democratici”. Così lo studio romano Labics guidato da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori presenta la mostra fotografica che sarà inaugurata lunedì al Laboratorio Casabella di Milano.
I protagonisti sono Hélène Binet e Fernando Guerra. I progetti sono il Mast di Bologna e la Città del Sole di Roma. La mostra propone una lettura parallela tra due progetti recentemente realizzati dallo studio Labics e alcuni spazi pubblici nei centri storici in Italia. “Questa lettura – spiegano gli architetti - non vuole essere un confronto diretto, ma serve a evocare un inconsapevole, ma in effetti molto presente, sfondo comune per entrambi i progetti”.
Il fine della mostra è la costruzione di un discorso più ampio sulla tradizione del progetto dello spazio pubblico in Italia e sulla sua capacità di rappresentare una specificità all’interno di una sempre più omogenea architettura contemporanea.
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