Un campus universitario di 18mila mq in grado di rispettare il contesto urbano circostante e di riattivare la vecchia scuola di architettura, progettata nel 1972 da Jacques Kalisz e Roger Salem, in stato di abbandono dal 2003. Queste le coordinate del progetto preliminare prodotto dallo studio romano it’s in joint venture col raggruppamento guidato da Eiffage, importante società francese attiva nel settore dell’ingegneria civile, e il futuro utilizzatore del lotto, le Pôle universitaire Léonard-de-Vinci. La proposta, presentata al concorso internazionale “Inventons la Métropole du Grand Paris” ha vinto la concorrenza di altri tre raggruppamenti finalisti. Ora il Comune transalpino trasferirà la proprietà dell’area in modo da consentire nel più breve tempo possibile l’avvio dei lavori che seguiranno alla stesura del progetto definitivo.
La gara. Giunto alla sua seconda edizione, “Inventons la Métropol du Grand Paris” è un concorso che basato su principi innovativi e volti a stimolare fin da subito il confronto fra soggetti privati della filiera edilizia. Grande varietà per i lotti selezionati: da zone più urbanizzate a siti immersi nel verde, per arrivare ad elementi del patrimonio culturale e terreni situati in aree dalle diverse vocazioni. Alla prima fase di selezione hanno partecipato oltre 200 candidati, ridotti poi ad 85 per arrivare, infine, a 23 vincitori. I team, fra cui quello di it’s, hanno prodotto progetti urbani per un totale di 60 ettari distribuiti sul territorio di 21 municipalità dell’area metropolitana parigina.
Il concept del progetto. L’intervento, vera e propria operazione di rigenerazione urbana, andrà a modificare la fisionomia del lotto IMGP2-École d’architecture de Nanterre (a ovest della Défense), senza stravolgerne la memoria. La continuità sarà garantita da due principali linee di sviluppo. La prima volta a riconnettere il sito al contesto urbano circostante, la seconda a restituire la scuola di architettura al quartiere, ripensandone l’organizzazione al fine di inserire il nuovo campus universitario.
Le funzioni. La struttura preesistente è stata ripensata per essere messa in dialogo con tre nuovi volumi. Elemento di connessione sarà una piazza coperta che fungerà da spazio comune in grado di collegare la scuola al verde circostante. Il piano terra ospiterà ambienti tesi a rendere permeabile l’edificio come una caffetteria affacciata sul parco, spazi dedicati allo sport e alle associazioni locali. Nei livelli superiori, invece, sono previsti gli uffici amministrativi. Ulteriore elemento utile a dare un senso di continuità fra interni ed esterni sarà la vegetazione, distribuita non solo nell’area dell’ingresso, ma anche nei patii, nella terrazza e nella piazza coperta del campus. I nuovi volumi, destinati ad ospitare le aule, saranno caratterizzati da un alto livello di flessibilità, in coerenza con i principi progettuali di Kalisz. Lo stesso è stato fatto per quanto riguarda i materiali che verranno impiegati: vetro, alluminio e legno. Nelle intenzioni dei progettisti, questo renderà il progetto sostenibile e resiliente nel tempo, oltre a sottolinearne il legame con il parco adiacente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; formazione; masterplanning; spazi pubblici; uffici