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L’archistar francese ha svelato i primi render del resort extralusso in Arabia Saudita

Jean Nouvel e la luce: dal museo del mondo arabo al nuovo resort di Sharaan

di Chiara Brivio | pubblicato: 27/10/2020
Jean Nouvel e la luce: dal museo del mondo arabo al nuovo resort di Sharaan

La luce e il mondo arabo. Sembra quasi essere un doppio fil rouge ciò che contraddistingue il lavoro del grande architetto francese Jean Nouvel, un racconto che parte con il progetto dell’Istituto del mondo arabo di Parigi, aperto nel 1987 e realizzato in vetro e in alluminio, con una facciata ispirata ai motivi ornamentali della mashrabia, proseguito ad Abu Dhabi con il nuovo Louvre e ora riannodato in un resort di lusso nella riserva naturale di Sharaan.

Il concept del centro culturale parigino prendeva forma dall’idea del paravento tradizionale ligneo, a mosaico, utilizzato per filtrare la luce: grazie alle sue forature, con 240 diaframmi che si aprono e si chiudono come l’otturatore di una macchina fotografica, e controllando l’illuminazione naturale, ha conferito all’Istituto arabo un’atmosfera suggestiva all’interno degli ambienti.

La ricerca di Nouvel che lega luce e tradizione araba è tornata in auge vent’anni dopo e ha trovato il suo apice nel progetto per il Louvre di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Nelle parole dell’architetto, l’intervento tiene conto delle alte temperature della città emiratina, giocando su un’alternanza di luci e di ombre, e si imposta sull’elemento cardine della cultura araba: la cupola. Costruito su un’isola raggiungibile in barca, l’edificio, che si estende su una superficie di 97mila mq, si caratterizza proprio per una cupola traforata di 180 metri di diametro e alta 29, costituita da un intreccio di acciaio formato da 8 motivi diversi che, nel loro disegno, creano una protezione naturale dalla forte luce del sole del deserto.

Oggi questa ricerca è stata portata un passo oltre, con la presentazione dei primi render del nuovo resort extralusso che sorgerà nella riserva naturale di Shaaran, in Arabia Saudita. Come anticipato da Thebrief, l’intervento fa parte di un importante progetto di investimento culturale ed economico per rendere la zona di AlUla, a 1000 km dalla capitale Riyadh, uno dei luoghi di attrazione turistica del lusso nei prossimi 10 anni, arrivando a 2 milioni di visitatori all’anno entro il 2035. Il tutto inserito nell’importate piano di sviluppo della Saudi Vision 2030. Senza contare che la zona vanta due importanti siti archeologici: Hera, unico sito Unesco del Paese al momento, e Danan, risalenti ai regni di Lihyan (VI-IV a.C) e dei Nabatai. Il progetto di Nouvel, come si apprezza dai primi render svelati dallo studio francese, prevede la costruzione della struttura dentro le rocce millenarie di Sharaan, dove si ricaveranno 40 suite esclusive e 3 ville. Prevista anche una mega-struttura di accoglienza, in posizione baricentrica rispetto al nuovo insediamento, formata da 14 padiglioni privati. Il progetto riprende proprio l’antico modo di vivere dei Nabatei dentro le rocce – caratteristico anche del sito di Petra, in Giordania - e sarà costruito in un’ottica di preservazione dell'area archeologica.

Nelle parole dell’archistar francese AlUla è «un museo. È quindi vitale mantenere la sua unicità e conservare la sua attrattività, che in gran parte risiede nel suo carattere remoto e quasi arcaico». Anche in questo caso, è la luce a fare da padrona, con le piccole fessure tagliate nella roccia che controllano l’esposizione solare, e anche in questo progetto con delle coperture che richiamano gli intrecci dell’Istituto parigino e del museo di Abu Dhabi.

In questo connubio tra antico e moderno, Nouvel ha introdotto nuove tipologie di architettura, che si integreranno in armonia con il paesaggio naturale. Tra gli elementi identitari, un ascensore interno che sembra salire dal “cuore” della terra: ecco che il resort punterà a riconnettersi con la natura, costruendo degli ambienti sostenibili e a emissioni zero, che possano anche proteggere dal caldo estivo o dalle rigide temperature dell’inverno. Senza rinunciare alle sperimentazioni dell’architettura contemporanea. Taglio del nastro previsto per il 2024. Committente? La Royal Commission for AlUla.

Immagine di copertina ©Ateliers Jean Nouvel
Video ©Royal Commission for AlUla e Ateliers Jean Nouvel

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: hospitality
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