Invitalia firma un nuovo piano per il recupero dell’area di Bagnoli a Napoli, dopo “23 anni dalla chiusura della fabbrica e 300 milioni di euro spesi per bonifiche non completate e opere in parte mai collaudate”. Nell’articolo di Vera Viola, del 7 aprile sul Sole 24 Ore, si legge che il gruppo di lavoro riunitosi a Napoli il 6 aprile, alla presenza del Premier Matteo Renzi, ha presentato e approvato il progetto per l’ex area industriale dell'Italsider che prevede entro 36 mesi la rimozione della colmata, la bonifica e la realizzazione di un polo turistico con un investimento del Governo pari a 270 milioni. Si partirà quest’anno dalla bonifica per passare poi all’infrastrutturazione dell’area, da realizzarsi entro il 2019, con: “una smart grid, il sottopasso tra waterfront e aree interne, fibra ottica, impianto di trattamento delle acque. E sorpresa: una funivia tra Posillipo e Nisida. Il waterfront - scrive Vera Viola – sarà il principale attrattore, come una terrazza per il tempo libero sul golfo di Pozzuoli”. Il progetto di Invitalia propone un porto turistico con 700 posti barca, il Miglio azzurro che ospiterà attività legate alla nautica e alle tecnologie applicate, un pontile di vetro per esposizioni, un parco dello sport e due alberghi “senza aggiungere un metro cubo di cemento e senza cambiare i piani urbanistici” ha rassicurato il premier.
Francesca Russi su La Repubblica del 10 aprile, scrive invece del futuro lungomare di Bari che, secondo le intenzioni del Sindaco Antonio Decaro, dovrebbe diventare realtà entro il 2019 grazie al Patto delle Città metropolitane voluto dal Governo. “È tutto pronto per la firma – spiega Decaro – avremo a disposizione 230 milioni che utilizzeremo per il waterfront dei comuni che si affacciano sulla costa, 80 chilometri da Giovinazzo a Monopoli”. Confindustria e Ance, con la collaborazione di Inarch Puglia, hanno elaborato il progetto per la riqualificazione del waterfront del capoluogo pugliese. Lo studio prevede “il restringimento della strada - spiega la giornalista - che passerà da quattro a due corsie, la creazione di una preferenziale per il ‘tram del mare’ e di una pista per bici e runner”. L’intento è quello di rivedere la mobilità premiando quella pedonale con spazi che si rifanno alla cultura nordeuropea. Una lunga pedana, rivestita in polvere di legno e resina, diventerà passerella capace di accogliere solarium, piscine recintate, imbarcazioni leggere e attività commerciali. Il restyling, che si estende per una lunghezza di 42 km e prevede 8 aree specifiche di intervento (fra cui i moli di Sant’Antonio, di Santa Scolastica e di San Nicola), non è “un’esercitazione accademica – ha spiegato il presidente di Confindustria Domenico De Bartolomeo – ma ha già ben individuato le fonti di finanziamento. Idee, progetti e coordinamento: è questa l’idea per far ripartire gli investimenti e l’economia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; masterplanning