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Nelle precedenti edizioni hanno vinto, tra gli altri, Josè Maria Sanchez García e Bijoy Jain (Studio Mumbai)

Leggerezza e relazione con il verde: Junya Ishigami vince il BSI Swiss Architectural Award

di Federica Ruggeri | pubblicato: 12/08/2016
"Gli edifici di Junya Ishigami creano spazi di grande bellezza e serenità che s’impongono con una forza iconica inusuale offrendo al contempo risposte concrete a precise esigenze funzionali”
La giuria
Leggerezza e relazione con il verde: Junya Ishigami vince il BSI Swiss Architectural Award
"Gli edifici di Junya Ishigami creano spazi di grande bellezza e serenità che s’impongono con una forza iconica inusuale offrendo al contempo risposte concrete a precise esigenze funzionali”
La giuria

Enfant prodige dell'architettura giapponese, vincitore a Venezia del Leone d’Oro per il miglior progetto nella 12 Biennale di Architettura, Junya Ishigami torna sotto i riflettori nel nostro Paese grazie ad un premio, il BSI Swiss Architettura Award, che gli sarà assegnato il 22 settembre prossimo presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera Italiana.

Junya Ishigami, classe 1974, è vincitore all’unanimità della quinta edizione di uno dei premi che si sta affermando tra i più interessanti a scala internazionale. Ishigami ha iniziato la sua carriera presso lo studio Sanaa prima di aprire il suo studio nel 2004. Tra le opere presentate dal giovane artista che hanno incantato la giuria, composta da architetti e critici di risalto internazionale ci sono anche il Kanagawa Institute of Technology Workshop (Kanagawa, Giappone, 2004-2008), l’intervento nel Padiglione giapponese alla XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2008) e la “Casa con piante” costruita nei sobborghi di Tokyo per una coppia di giovani sposi (2010- 2012).

"Gli edifici di Junya Ishigami creano spazi di grande bellezza e serenità - si legge nelle motivazioni che hanno portato i giurati alla scelta - che s’impongono con una forza iconica inusuale offrendo al contempo risposte concrete a precise esigenze funzionali. Le opere sono caratterizzate, in particolare, da una ricerca strutturale innovativa ma senza inutili eroismi, che conduce ad un’architettura di delicata raffinatezza, e da un rapporto fecondo con l’elemento vegetale, interpretato e declinato in modi sempre diversi: dall’edificio come metafora di una foresta, nel caso del Kanagawa Institute of Technology Workshop, alla completa integrazione della vegetazione nella Casa con piante”. 

Il lavoro di Junya Ishigami si è imposto tra 28 candidati provenienti da 17 paesi, aggiudicandosi il premio in palio di 100 mila franchi. La cerimonia di premiazione del 22 settembre inaugurerà l’esposizione delle opere presentate dai partecipanti, che resterà aperta fino al 23 ottobre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: cultura; spazi pubblici
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