Il racconto della progettualità per la trasformazione e rigenerazione urbana dei sette ex scali ferroviari milanesi (Farini, Greco Pirelli, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo), complessivamente 1,2 milioni di metri quadrati, e della sua condivisione con la città sono i temi del libro Scali Milano. Progettare la trasformazione. Il ruolo di FS Sistemi Urbani.
In Scali Milano sono raccolte le voci delle Istituzioni e dei soggetti che hanno contribuito alla costruzione del dialogo fra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio urbanistico promosso da FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) in collaborazione con Comune di Milano e Regione Lombardia.
Il libro contiene inoltre le analisi del contesto italiano ed europeo e racconta i presupposti, i dettagli e gli output del workshop Dagli Scali, la nuova città, promosso da FS Sistemi Urbani, che ha portato allo sviluppo di cinque visioni possibili per immaginare la Milano del futuro.
La pubblicazione è un contributo destinato a urbanisti, architetti, esperti del settore e cittadini appassionati del tema. Un importante strumento per capire come fare urbanistica oggi, come avviare una negoziazione fra pubblico e privato e come sviluppare un progetto innovativo e di qualità sul medio e lungo periodo.
Il volume Scali Milano. Progettare la trasformazione. Il ruolo di FS Sistemi Urbani (edizioni PPAN, 250 pagine. 15 euro) è in libreria nella stazione Centrale di Milano ed è anche acquistabile direttamente dall’editore (info@ppan.it, tel. +06 87751723). Il ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza alla Caritas Ambrosiana.
“Penso che questa pubblicazione, attraverso i contributi e gli spunti raccolti, possa aiutare a comprendere l’importanza del percorso che, attraverso la riqualificazione dei sette ex scali ferroviari, renderà la Milano del 2030 più verde, inclusiva, connessa e internazionale”, ha dichiarato Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano. “Grazie all’Accordo di programma sottoscritto dopo più di dieci anni di confronto tra Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane, la città avrà infatti oltre 675mila metri quadrati di verde in più, pari al 65% delle aree, 200mila metri quadrati di connessioni ecologiche lungo i binari ferroviari, nuovi quartieri con vocazioni definite, caratterizzati da una consistente offerta di alloggi e servizi per la classe media e per gli studenti, la circle line, una nuova infrastruttura strategica per lo sviluppo della Città Metropolitana che efficienterà considerevolmente le connessioni per gran parte dei comuni limitrofi. E’ una sfida urbanistica straordinaria, un ampio lavoro di ricucitura territoriale tra centro e periferia, un’opportunità di crescita sostenibile ed equa”.
“L’iter seguito per arrivare all’approvazione dell’Accordo di programma sulla trasformazione degli ex scali ferroviari milanesi rappresenta un modello di approccio ai grandi progetti pubblici raggiunto con il coinvolgimento diretto dei cittadini e degli stakeholders” ha evidenziato Carlo De Vito, Presidente di FS Sistemi Urbani. “Insieme alla Città di Milano, cui va il riconoscimento di aver intrapreso questo percorso, abbiamo avviato per primi in Italia un approccio di comunicazione congiunta per arrivare a soluzioni complesse che interessano tutta la città. Gli atti del percorso seguito a Milano, che costituiscono anche per noi un modello da esportare in altre città, sono stati raccolti in un volume e vengono proposti per diffondere le procedure seguite in piena trasparenza e con attenzione agli interessi generali della collettività. Un ringraziamento a quanti hanno partecipato al processo dagli Amministratori pubblici, ai professionisti di tutte le materie, ai ferrovieri e, soprattutto, alla città di Milano”.
“Il libro è un’importante raccolta delle esperienze maturate nel corso di 13 anni sul progetto di riqualificazione e sviluppo degli ex scali ferroviari di Milano” ha sottolineato Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani. “Un’opportunità per illustrare a esperti del settore, appassionati e cittadini i criteri di progettazione delle città del futuro tramite un nuovo approccio sistemico che integra i temi dell’ingegneria, dell’architettura e della sostenibilità ambientale. Esempio virtuoso di uno sviluppo sociale ed economico che restituisce un segnale importante alle aspettative dei cittadini. La scelta di donare alla Caritas Ambrosiana i proventi della vendita nasce dalla volontà di contribuire nel nostro piccolo alla mitigazione del disagio sociale”.
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