Confcooperative si rinnova e investe in un piano di riorganizzazione delle proprie strutture. La storica associazione che rappresenta e tutela il movimento cooperativo e le imprese sociali italiane, per la prima volta nella sua storia avrà infatti una sede unica nazionale in via Torino, a due passi dal Viminale.
Presidente Maurizio Gardini, Confcooperative lascia lo storico headquarter di Borgo Santo Spirito. Come e perché avete maturato questa scelta?
"Più che lascia, direi che Confcooperative raddoppia. Per la prima volta nella storia della nostra organizzazione, che si appresta a tagliare il traguardo dei 100 anni nel 2019, avremo tutti gli uffici in un unico spazio. Diamo di più alle cooperative senza chiedere di più alle associate".
Può farci degli esempi?
"Con la centralizzazione degli uffici riduciamo i costi di gestione e il tempo che si impiega per gli spostamenti tra le due sedi. Ricordo che eccezion fatta per Fedagri, Federcoopesca e l’ufficio stampa, le federazioni, i dipartimenti e gli uffici centrali di Confcooperative sono a Borgo Santo Spirito. Questo comporta un inevitabile “pellegrinaggio” che attraversa il centro della città, con tutto quello che ne consegue in termini di difficoltà per la viabilità romana tra scioperi, traffico, cortei, misure antiterroristiche".
Vi proiettate nel futuro con una strategia di armonizzazione delle sedi che racconta la ‘mission’ di un'organizzazione al passo con i tempi. Come?
"In primis riduzione di costi e di tempo che liberano risorse da reinvestire in servizi per i nostri associati. In Via Torino Confcooperative, tra qualche mese, darà vita a un distretto di know how e servizi interamente dedicato alle 19mila cooperative aderenti. Tutti gli uffici centrali e i dipartimenti di Confcooperative; le Federazioni; il Credito Cooperativo e Assimoco nostra compagnia assicurativa di bandiera; le società di servizi (Fondosviluppo, ICN, Node, Agrirete, Confcooper) saranno al Palazzo della Cooperazione tra Via Torino 146 e Via Torino 153. A pochi minuti dalla Stazione Termini che significa collegamento diretto con l’aeroporto di Fiumicino, con le reti metropolitane di Roma e circa 40 linee di autobus. Abbiamo un progetto che è 4 volte sostenibile: riduce i costi di gestione; taglia i tempi di spostamento per riunioni di lavoro; migliora la qualità della vita dei nostri dipendenti; impatta molto meno sull’ambiente. Sostenibilità non nelle parole, ma nei fatti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; uffici