Retrofitting e recupero dell’esistente. L’incentivo arriva dal Mibact con il ‘Bonus Facciate’, il nuovo beneficio fiscale introdotto in legge di Bilancio dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini per rilanciare gli investimenti per il restauro e il recupero delle facciate di palazzi e condomìni. Una misura che servirà a dare un nuovo volto alle città italiane.
«Nella legge di bilancio – scrive su Twitter il ministro Franceschini – una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane. Con il Bonus Facciate un credito fiscale del 90% per chi rifà nel 2020 la facciata di casa o del condominio, in centro storico o in periferia, nelle grandi città o nei piccoli comuni».
La proposta trae ispirazione da una legge francese degli anni sessanta (la c.d. loi Malraux), che ha cambiato l’immagine di molte città della Francia. La norma Franceschini introdurrà nel nostro ordinamento, per il 2020, un credito di imposta del 90 per cento per le spese sostenute per il restauro e il recupero delle facciate degli edifici.
Sempre la Francia potrebbe ispirare il Mibact nella messa a punto di una legge per l’architettura alla quale da tempo si lavora. In questi giorni tra l’altro nell’ambito di SPAM, il festival promosso dall’Ordine degli Architetti di Roma, il presidente del CNAPPC Giuseppe Cappochin, ricordando il lavoro fatto a partire dal Congresso nazionale, ha annunciato che “entro l’anno saranno pronte le linee guida” elaborate in sinergia anche con il precedente governo guidato da Alberto Bonisoli.
Il ‘Bonus Facciate’ mira intanto a concentrare nel prossimo anno gli investimenti per il rifacimento delle facciate di palazzi e edifici storici e moderni e servirà a rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico con effetti immediati sull’occupazione nel settore edilizio, sul decoro urbano e sulle entrate fiscali.
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