Dallo Zen di Palermo ad un’area del comune di San Bonifacio di Verona, dall’area del Parco della Salinella a Trapani, all’ex convento dei cappuccini nel comune di Ruvo di Puglia, da Aprilia a Empoli, due le aree in Sardegna. Sono dieci i siti scelti dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Mibact e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, come oggetto di un concorso di idee per interventi di rigenerazione urbana.
L’iniziativa, frutto di una convezione tra i due organismi, ha visto la partecipazione di 140 Comuni, 58 del Sud e delle Isole, 35 del Centro e 47 del Nord. Sette delle 10 aree, selezionate sulla base di una serie di proposte presentate dai Comuni – chiamati ad individuare aree urbane da riqualificare -, si trovano nel Sud Italia.
“È ora di portare le periferie al centro del progetto della città - afferma Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine Architetti Milano - fecondarle con nuovi e continui interventi, anche a piccola scala, intervenendo sui limiti del contesto urbano”.
Il concorso incentiva la partecipazione di giovani progettisti, con l’obbligo della presenza in ogni gruppo di lavoro di una persona under 35. Tra le finalità quella di promuovere la centralità e la qualità del progetto, la partecipazione e la condivisione delle comunità locali e la promozione dei talenti dei giovani architetti.
Alle dieci proposte vincitrici (una per ciascuna area) il Mibact assegnerà un premio di 10mila euro. “Le idee saranno offerte gratuitamente ai Comuni interessati – si legge sul comunicato stampa dell’iniziativa - affinché, una volta reperite le necessarie risorse, possano procedere alle successive fasi della progettazione e della realizzazione degli interventi di riqualificazione urbana che dovranno essere affidate agli stessi architetti vincitori del concorso di idee”.
Il bando scade il prossimo 11 novembre e prevede il ricorso alla procedura on line attraverso la piattaforma “Concorrimi” messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Milano e Provincia. “Fondamentale l’aspetto tecnologico del metodo concorrimi – sostiene Bottelli – ma altrettanto importante è ciò che consegue a questa procedura: l’affermazione della qualità del progetto, sulla quale la commissione può concentrarsi, per di più non temendo ricorsi”.
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