“Andate nelle scuole, nei quartieri, nelle comunità, in qualsiasi posto dove esistono minoranze sottorappresentate per parlare della professione dell’architetto. Molte persone non pensano a come gli edifici sono costruiti e non sanno niente di progettazione”. Così Michelle Obama ha parlato ai più di cinquemila presenti all’Aia Conference on Architecture, nel suo primo discorso post presidenziale, in occasione dell’evento annuale su architettura e design dell’American Institute of Architects, che quest’anno si è tenuto a Orlando dal 27 al 29 aprile.
“Per creare una nuova generazione di architetti, che rispecchi la varietà della società americana, dobbiamo garantire a tutti l’opportunità di ricevere un’educazione” ha continuato Obama, con riferimento alla scarsità di professionisti afroamericani nel settore. “Ho scelto di parlare a questo evento anche perché, prima della Casa Bianca, ho lavorato nel settore dello sviluppo economico e della pianificazione urbana e lì ho imparato quanto sia decisivo il ruolo degli architetti per garantire qualità alla vita di una città”.
L’ex first lady in occasione dell'intervista con il presidente dell'Aia, Thomas Vonier, ha confermato l’impegno preso negli ultimi anni per la lotta alle disuguaglianze. Non si è parlato solo di differenze di reddito e cultura ma anche di genere. “L'istruzione è fondamentale per dare voce alle donne e per fornire gli strumenti per migliorare le proprie condizioni di vita – ha spiegato Obama -, perché se si cambia la vita di una donna, si cambia la vita di una comunità, di una famiglia e di una nazione”.
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