Sono 4 su 40 i progetti made in Italy che hanno passato la preselezione del Mies 2015. Due di questi sono stati costruiti in Italia e due all’estero. Delle 420 architetture in lizza per il più prestigioso premio europeo 9 erano firmate da italiani (in Italia o all’estero) e tra queste hanno passato la preselezione quattro opere firmate in Belgio, Polonia e Italia dallo studio Associato Bernardo Secchi e Paola Viganò, da Alessandro Scandurra, dagli italo-spagnoli EBV Barozzi Veiga e da Archea.
Secchi-Viganò sono i progettisti di un’architettura-landscape realizzata in Belgio, De Hoge Rielen, al posto di un’ex base militare in una foresta di 300 ettari, un luogo di educazione civica e ambientale di forma circolare. Alessandro Scandurra ha passato la preselezione con il progetto di Expo Gate e EBV con la nuova Filarmonica di Szczecin con una sala sinfonica da 1000 spettatori, una sala per la musica da camera per 200 persone e uno spazio polifunzinale per mostre e conferenze. Lo studio Archea è in corsa per l’edizione 2015 del premio Mies con la cantina Antinori.
Tutti i 40 progetti scelti sono pubblicati sul sito della Fondazione.
Tra le architetture europee realizzate negli ultimi anni in corsa per il primo premio c’è un museo studio Grafton Architects, e il FRAC di Dunkerque in Francia di Lacaton&Vassal Archtiects, c’è un complesso mixed use di Baumschlager Eberle in Austria a Lustenau e lo spazio pubblico sul porto di Marsiglia firmato da Foster+Partners. In Danimarca c’è il museo marittimo di Big a Helsingor in Danimarca, c’è una scuola di Cobe a Copenhagen. Tra le altre selezioni dall’Olanda c’è il De Rotterdam di Oma, il Rijksmuseum di Cruz y Ortiz e l’Education Center Erasmus di Kaan Architecten.
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