A future to share. Milano cresce, cambia e si confronta con cittadini e stakeholder per traguardare i prossimi dieci anni. “Milano 2030, idee per la città che cambia”, si conclude oggi a Milano nella sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Un percorso promosso dal Comune di Milano per accompagnare la revisione del Piano di Governo del Territorio con un programma di ascolto e coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti rappresentativi di competenze, conoscenze e interessi diffusi nella città. L’Assessorato all’Urbanistica guidato da Pierfrancesco Maran, con l’Area Pianificazione Urbanistica Generale, ha lanciato a novembre l’idea di quattro incontri per approfondire, condividere e integrare obiettivi, strategie e strumenti del Piano. Un’iniziativa che va a rafforzare e integrare l’operazione promossa con FS Sistemi Urbani relativa a Scali Milano e il progetto Reinventing Cities spiegato ieri alla Triennale con la presenza dell’assessore all’Urbanistica di Parigi Jean Louis Missika.
“Obiettivi ambiziosi: diffondere cura e felicità!” scrive su twitter Paolo Mazzoleni, presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano. “Al lavoro per nuove regole” scrive Piero Pelizzaro commentando i lavori sul PGT. “Si lavora anche sugli strumenti attuativi degli obiettivi e sullo spazio urbano più adeguato - aggiunge Maurizio Carta dell’Università di Palermo. Questa iniziativa - spiega il professore - si presenta con il giusto equilibrio tra processo guidato e contributi dagli stakeholder. Ha la capacità di lavorare contemporaneamente sullo spazio concreto della città e sugli strumenti operativi necessari all’attuazione degli obiettivi”.
Tre i temi dei laboratori: visione metropolitana/Parco Metropolitano/rigenerazione ambientale, rigenerazione urbana/centralità/spazio pubblico e housing sociale/servizi. Ogni argomento è stato affrontato con lo svolgimento di specifici esercizi svolti dai partecipanti invitati a ciascun incontro.
Timeline serrata e compiti puntuali. Saluti, presentazione dell’agenda della giornata, introduzione al processo di revisione del PGT con la lettura del documento di obiettivi del Piano e i risultati di un questionario, e poi la descrizione puntuale ai temi dei singoli laboratori. A seguire la palla passa agli ospiti a cui si chiede di individuare gli obiettivi prioritari e mapparli, identificare leve e strumenti di attuazione.
Rivedere il PGT significa per Milano mettere le basi per un grande cambiamento. L’urbanistica allarga i suoi confini e si interroga su come incentivare l’attrattività turistica, integrare i sistemi in una smart city, favorire l’internazionalizzazione e attrarre investimenti, attivare nuove forme di servizi e produzione.
Ancora, la trasformazione del territorio per Milano va di pari passo con lo sviluppo dell’economia della condivisione, con il miglioramento della qualità dei suoli, l’ampliamento della visione metropolitana coordinata con gli altri strumenti di pianificazione. Non secondario è l’incentivo alle attività artigianali e produttive, l’attenzione al recupero e all’economia circolare, la tutela delle attività commerciali al dettaglio, connessa con l’attivazione dei piani terra. Nei laboratori si parla anche di come aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili anche per gli studenti universitari, e più in generale di come promuovere felicità, salute e benessere nella città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: città; spazi pubblici