Un orto urbano al posto di un parcheggio abbandonato, una falegnameria che riapre dopo diversi anni di chiusura ma anche laboratori didattici che prendono vita negli spazi di un casale sequestrato alla mafia. Sono questi alcuni dei progetti diventati realtà a Milano grazie ai 300mila euro raccolti in nove mesi con il crowdfunding civico supportato dal Comune. Risorse che verranno raddoppiate con il contributo dell’Amministrazione, che ha scelto di donare altri 330mila euro per realizzare i 16 progetti scelti dal web su un totale di 18, proposti attraverso la piattaforma Eppela.
“Dall’unione pubblico-privato - commenta Pierfrancesco Majorino assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano - possono nascere grandi progetti e questo ne è la dimostrazione. Con la somma di 660mila euro saranno sviluppate idee nuove nell’ambito dei servizi alla persona, della rigenerazione culturale e sociale urbana, del recupero e della riqualificazione di luoghi della città”.
“Il crowdfunding civico si è rivelato una risorsa preziosa - dichiara Cristina Tajani assessore alle Politiche per il lavoro, le Attività produttive e il Commercio - non solo per la possibilità di raccogliere dei fondi, ma anche per la diffusione attraverso la rete delle iniziative in corso d'opera. Una sorta di amplificatore in chiave social di idee, progetti e iniziative pensate da associazioni no profit e soggetti che nei prossimi mesi opereranno concretamente nel sociale per migliorare la vita dei milanesi".
Il riuso come punto di partenza di nuove esperienze creative. Molte delle proposte finanziate dai privati si sviluppano all’interno di spazi rimasti in stato di abbandono per anni, che di recente sono stati recuperati dalle associazioni locali, valorizzati e restituiti alla città.
Tra questi “Facciamo la festa alla mafia”, gestito dal Consorzio Sistema Imprese Sociali che ha raccolto grazie al crowdfunding 98mila euro per riqualificare i terreni di Casa Chiaravalle, il più grande bene confiscato alla criminalità organizzata a Milano. Un’area di nove ettari, di cui sei sono a superficie agricola e tre a frutteto, con soli tre immobili da ristrutturare. Una trasformazione che punta a far diventare Casa Chiaravalle “da luogo per uno, a luogo per tutti” come recita lo slogan scelto per l’iniziativa.
Tra gli altri progetti che puntano alla riqualificazione di aree in disuso anche Pomodorti Urbani, un orto condiviso al posto di un parcheggio abbandonato di seimila metri quadri, su via Baschenis nella zona di Quarto Oggiaro. Con i 20mila euro raccolti, le Acli milanesi, a capo del progetto, amplieranno gli orti, abbatteranno le barriere architettoniche per facilitare l’accesso alle persone con mobilità ridotta e aumenteranno l’offerta didattica proposta all’interno dell’area.
E ancora, Gallab il nuovo laboratorio artigianale del legno nel Gallaratese che nasce all’interno di un’ex falegnameria. Qui sarà possibile “sistemare l’anta dell’armadio, fare uno sgabello, regalare un boomerang, allungare il tavolo per una cena, stare in compagnia o partecipare a workshop o organizzare assieme il prossimo pranzo di quartiere”. La start up che ha gestito il progetto è riuscita ha raccogliere 50mila euro.
In tutto sono 1492 gli utenti della rete che hanno scelto di contribuire con un’offerta al raggiungimento degli obiettivi, mentre sono 154 le donazioni giunte da società private, associazioni, cooperative e altri soggetti giuridici.
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