La Nuvola è pronta: il 19 luglio Eur spa ha aperto le porte al grande Centro Congressi di Roma per mostrare ad un ristretto numero di giornalisti il rush finale degli ultimi mesi. Da Natale ad oggi l’opera è stata completata in tutti i suoi dettagli, serviranno sei mesi per i collaudi, ma già all’inizio del 2017 potrà essere a regime e in attività. Eur spa e Condotte hanno organizzato un evento per mostrare il lavoro fatto: dopo anni di annunci su possibili date di apertura, una presa d’atto che il traguardo è stato tagliato. Grande assente per l’occasione l’architetto Massimiliano Fuksas.
Porte aperte alle sale congressi dove la plenaria potrà ospitare fino a 6.000 persone, ma potrà essere anche riconfiugurata con pareti mobili per piccole sale. Nell’auditorium è stato organizzato un piccolo concerto d’archi per dare conto delle performance acustiche degli spazi utilizzabili anche per la musica, per spettacoli televisivi e teatrali. Sul tessuto hi-tech che riveste la famosa Nuvola sono state proiettate immagini di cieli e nuvole, compresi alcune porzioni del Giudizio Universale di Michelangelo. Al termine della serata, come voluto dal primo concept dell’architetto Fuksas, la Nuvola si è accesa come un faro nella notte dell’Eur.
“I lavori della Nuvola di Fuksas sono finiti il 30 giugno 2016 e l’inaugurazione è fissata per il 29 ottobre, un sabato. Abbiamo in programma un evento in diretta su Rai 1 dalle 18 alle 20, come è stata la grande chiusura di Expo 2015”. Con due date Enrico Pazzali, amministratore delegato di Eur spa, ha accolto gli ospiti per la prima visita ufficiale al nuovo centro congressi di Roma. Ma quattro sono le novità. “La Nuvola – ha aggiunto - non è un’opera immobile, ma genererà ricchezza per Roma e per il Paese. Stimiamo di riuscire a generare sul territorio, grazie al flusso di 200-300mila congressisti l’anno, una somma di 300-400 milioni di euro all’anno” ha dichiarato Pazzali. E ancora, quarta notizia: “nella serata del 29 verrà scoperta una novità: il nuovo nome del centro congressi di Roma, che dovrà essere un punto di riferimento internazionale”. Per altre ragioni, vista la complessità dell’opera, anche Fuksas ha anticipato nei giorni scorsi a Repubblica che il nome “Nuvola” è diventato ormai banale e riduttivo. Per la scelta del nome sarà indetto un concorso di idee.
Numeri e materiali. L’opera è costata complessivamente 300 milioni e sono serviti otto anni per realizzarla. Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione di Condotte ricorda tra l’altro che “sono serviti solo quattro anni per ottenere il permesso di costruire e 10 mesi di problemi finanziari da parte del cliente che è andato in concordato. Considerando questo sono stati tempi anche abbastanza veloci”. La Nuvola è composta da 700 pezzi unici con un materiale speciale per un totale di 13.800 mq. Per capirsi Pazzali associa le sue dimensioni a quelle di due dirigibili. Per la struttura sono state impiegate 37mila tonnellate di ferro e in questo caso l’associazione di idee rimanda a 4,5 volte la Torre Eiffel. Ci sono 58mila mq di vetro pari a 10 campi da calcio. “Con questi numeri possiamo dire che è un’opera unica al mondo” ha commentato l’Ad.
Condotte aggiunge che “l’antisismica è stata computata pensando che se ci dovesse essere un terremoto anche in scala 8, qui non cadrebbe nemmeno un vetro” ha commentato il presidente Astaldi. Sostenibilità garantita ma non c’è alcuna certificazione Leed o simili.
Previsioni. “Già oggi senza aver ancora iniziato la commercializzazione abbiamo vinto due grandi congressi – dicono da Eur spa – quello dei medici e chirurghi della spalla e del gomito, saranno 3.000 congressisti da tutto il mondo e abbiamo vinto contro Boston, e nell’ottobre 2018 avremo 6.000 persone per il congresso internazionale degli avvocati”.
Hotel. Oggi il consiglio di amministrazione di Eur spa delibera la vendita per la Lama, l’hotel a ridosso del centro congressi, oggi progettata per ospitare 439 camere (circa 500 persone). “Ci aspettiamo quindi di ospitare i congressisti in zona Eur ma ovviamente Roma – ha ribadito il presidente – ha una serie di opportunità sia in centro che in periferia”.
“Il nuovo management di Eur spa – ha commentato Roberto Diacetti, presidente di Eur spa – quando si è insediato aveva un problema di comunicazione: si erano fatti tanti annunci e la credibilità sulla chiusura del cantiere era molto bassa. Ci siamo concentrati sul fare. Il premier Matteo Renzi nei giorni scorsi ha annunciato la data di inaugurazione e ora che l’infrastruttura è finita possiamo dire che l’opera si pone all’avanguardia come centro congressi nel mondo, con ricadute anche sul Pil della città”.
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