Con un tweet il premier Matteo Renzi aveva confermato la propria presenza all’avvio dei lavori del nuovo ospedale Mater Olbia. “Investimento da sbloccare, vale oltre un miliardo #italiariparte” aveva scritto nei suoi 140 caratteri. E l'avvio ufficiale dei cantieri c'è stato. Dopo il fallimento di Don Verzè, lo scatolone bianco alle porte della città è rimasto per diversi anni un’incompiuta e oggi è tornato ad essere il tema della cronaca locale grazie ad un maxi-investimento da parte della Qatar Foundation Edowment.
In Sardegna il Qatar ha guardato con interesse ai terreni dell’ex San Raffaele con l’obiettivo di rilevare l’ospedale e farne una struttura di eccellenza, ma non si esclude un secondo stralcio per uno sviluppo immobiliare ad uso misto nei terreni adiacenti. Il cantiere è partito e si prevede una prima apertura già entro la fine 2015.
Per questa operazione dell’ordine dei 30-40milioni di euro sono in campo gli architetti di on_office Architettura, giovane studio di Vicenza formato da quattro soci incaricati inizialmente dall’imprenditore Vittorio Malacalza, presente nella prima gestione post-Verzè ma ora uscito dalla partita. Per l’ingegneria ha collaborato con R4M Engineering.
Il nuovo ospedale accoglierà 290 letti e diventerà un centro di ricerca specializzato che offrirà un'ampia gamma di servizi ospedalieri tra cui cardiovascolare, neurologico, ortopedico e pediatrico, così come un centro di riabilitazione. “Abbiamo iniziato a lavorare al progetto da novembre 2013 – spiega Federico Pellizzari, uno dei soci – eravamo stati coinvolti per adattare l’esistente alle nuove esigenze funzionali, per rendere appetibile l’operazione e per rispondere alle domande di una struttura ospedaliera di eccellenza”. Oggi l’ospedale è realizzato al 70%, alcuni impianti ci sono, alcune stanze sono già anche arredate. “On_office Architettura è stato incaricato per fornire il concept migliorativo dell’edificio esistente – continua Leonardo Tursi, un altro socio –. In una prima fase abbiamo previsto la messa a valore del bene. In particolare il nostro progetto prevede un sistema di coperture che non era previsto nel primo progetto studiate con grandi vele in acciaio inox capaci di riflettere i colori della natura, e pale frangisole sulle facciate per migliorare le performance tecnologiche degli involucri e dare una connotazione estetica unitaria”. On_office ha lavorato anche sul progetto di interni cercando di avvicinare l’ospedale ad una struttura ricettiva di ottimo livello, "come fosse un hotel".
On_office è della partita: nello studio vicentino si lavora da diversi mesi al progetto e i rendering circolati in questi giorni sono di loro proprietà. Anche se con Qatar Foundation Edowment ancora non è stato formalizzato un contratto. "#iprogettistisiamonoi" scrivono gli stessi architetti sempre via twitter al premier Renzi.
Lo studio degli under40 ha sviluppato per la proprietà un concept che riguarda i 30 ettari su cui insiste l’ospedale e per altri 30 annessi, dove sono state suggerite attività che potranno fare da corollario a quella sanitaria. “Immaginiamo zone di accoglienza, centri di ricerca, aree sportive - dicono i giovani professionisti –. Abbiamo reinterpretato in chiave moderna la cultura nuragica sia in termini di materia che di composizione”. Dopo anni di stallo sono partiti i cantieri. Per il più ambizioso progetto futuro non resta che attendere un segnale concreto da parte della nuova proprietà.
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