Due edifici residenziali, un centro culturale e due musei. Svelati i cinque finalisti del premio per la miglior architettura contemporanea europea. In lizza per il Mies Van Der Rohe 2017 sono rimasti il piano DeFlat Kleiburg ad Amsterdam per il rinnovo del palazzo ad uso abitativo ad opera di NL Architects e XVW architectuur, le residenze di Ely Court a Londra dello studio Alison Brooks Architects, Kannikegården a Ribe in Danimarca, una struttura a scopo ricreativo di Lundgaard&Tranberg Architects, il Katyn Museum di Varsavia progettato da BBGK Architekci e il Rivesaltes Memorial Museum firmata da Rudy Ricciotti.
In occasione dell'apertura della Conferenza della piattaforma Future Architecture organizzata dal museo MAO a Lubiana con il supporto del programma Creative Europe della Commissione Europea, Anna Ramos ha svelato i cinque finalisti e la pubblicazione ATLAS contenente una rassegna di tutte le edizioni precedenti dell'EU Mies Award.
"L'edilizia sociale, la memoria e il problema del contesto e delle nuove costruzioni nei centri storici delle città – dichiara Malgorzata Omilanowska, membro della giuria e storica dell’arte - hanno dimostrato di rivestire particolare importanza per la giuria. Questi cinque progetti rendono espliciti i temi a cui noi cittadini ci troviamo a far fronte, non solo in qualità di specialisti del settore architettonico, ma come membri della società odierna".
Prossimi step? Ad aprile la giuria visiterà le cinque opere e il 16 maggio verranno annunciati i vincitori a Bruxelles. Tra le novità dell’edizione 2017 l’apertura al pubblico dal 20 al 28 maggio delle quattro opere finaliste, di quelle del vincitore e dell’architetto emergente, che potranno essere visitate e conosciute in situ, insieme agli architetti e alle altre persone coinvolte nell'organizzazione del Premio.
La cerimonia che avrà luogo il 26 maggio presso il Padiglione Mies van der Rohe sarà organizzata nel contesto di una serie di dibattiti e conferenze.
"La selezione della giuria - ha sottolineato Ramos - consolida il Premio dell'Unione Europea per l'architettura contemporanea come un elemento strategico mediante il quale promuovere la ricerca, il dibattito e la diffusione dell'architettura contemporanea in Europa”.
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