Decarbonizzare l’edilizia, proponendo soluzioni innovative in grado di rispondere alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici, affrontando i temi della rigenerazione urbana e dell’occupazione nel settore delle costruzioni. Questi i core issues della settima edizione di Rebuild 2018, kermesse dedicata all’innovazione della riqualificazione e della gestione immobiliare.
Il primo appuntamento a Riva del Garda, il 29 e 30 maggio 2018, punta a portare all’attenzione dei player nazionali del settore nuove soluzioni e prospettive tecniche, mentre nelle prossime tappe lombarde, che si terranno in autunno, verranno ripresi gli stessi argomenti declinandoli su real estate e istituzioni.
Nella due giorni trentina fari accesi su innovazione e sostenibilità, temi che verranno affrontati da Victor Olgyay del Rocky Mountain Institute, l’onorevole Claude Turmes dal Parlamento Europeo, Gianni Silvestrini per Kyoto Club, Eric Ezechieli di Nativa e Sabine Rau-Oberhuber di Turntoo. “Rispettare gli accordi di Parigi sul clima - hanno spiegato da REbuild - significa dimezzare le emissioni ogni 10 anni e l’edilizia non è pronta”. Keynote speaker sarà Mark Farmer, fondatore di Cast e autore del report “Modernize or Die”.
“Il processo digitale, dal procurement fino alla gestione del costruito, rappresenta l’asse abilitante dell’industrializzazione – ha dichiarato Thomas Miorin, presidente di REbuild – e anche quest’anno portiamo all’attenzione degli operatori l’avanguardia dell’edilizia italiana. Siamo tuttavia consapevoli che solo attraverso la diffusione a larga scala dell’innovazione il settore, ancora oggi in crisi e per diversi aspetti arretrato, potrà ritrovare la via dello sviluppo”.
Onsite vs offsite. Dopo la precedente edizione dedicata alla nuova produzione edilizia in fabbrica, si torna a parlare del tema in relazione all’ammodernamento delle strutture ricettive. In un format di Open Lab, la catena NH Hotel presenterà un progetto per la riqualificazione di un immobile: i partecipanti potranno proporre soluzioni innovative per comporre un nuovo approccio realizzativo. “La nuova frontiera tecnologica ci permette di immaginare un ambiente costruito diverso - ha spiegato Ezio Micelli, Presidente del Comitato Scientifico di REbuild - capace di rigenerare quei 18 milioni di alloggi che nel nostro Paese necessitano di importanti interventi. Un'opportunità non solo per il mondo del costruito ma anche per quello della finanza”.
Sul fronte del real estate, la società Coima presenterà all’interno di un workshop interattivo, i nuovi standard che intende applicare alle proprie operazioni immobiliari, evidenziando le sfide tecniche su cui i partecipanti al workshop potranno confrontarsi proponendo prodotti, componenti e soluzioni integrate.
“L’edilizia 4.0 e la decarbonizzazione – ha dichiarato Stefano Bolognini, assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità della Regione Lombardia - rappresentano un’opportunità per creare condizioni migliori affinché la sfida ecologica e di sostenibilità nella realizzazione e nella riqualificazione degli appartamenti e degli immobili non sia un vincolo, ma un'occasione di rilancio sia dal punto di vista dell'edilizia sia per lo sviluppo economico. La trasformazione del settore delle costruzioni non è però un’operazione che è possibile demandare alle sole imprese, ma richiede politiche pubbliche in grado di sostenere e promuovere il cambiamento”.
Presente a Rebuild 2018 anche l’architetto Alfonso Femia dell’Atelier(s) Alfonso Femia che porterà la propria esperienza all’interno di una sessione dedicata al rapporto tra progettazione e nuova industrializzazione dell’edilizia. “La cultura della progettazione si confronta oggi con una importante fase di trasformazione delle tecnologie e del processo – si legge sul sito di Rebuild - e il contributo essenziale del progettista e della sua capacità tecnica e creativa, diventa ancor più essenziale in un contesto in cui l’edilizia 4.0 enfatizza standardizzazione e modularità”.
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