Per reinventare l’edilizia e cambiare il modo di fare sviluppo immobiliare bisogna allargare la community, conciliare strategie e concretezza, far dialogare la Finanza con l’Information Technology, le Utility con le imprese di costruzione. Oggi a Milano la rete di REbuild ha invitato una cinquantina di operatori che a diverso titolo sono impegnati a ridare valore al Real Estate. “Bisogna costruire una narrazione collettiva, promuovere strategie per gli spazi pubblici a sostegno del patrimonio pubblico e privato, individuare un nuovo modo di fare industrializzazione più efficiente. REbuild si candida con un approccio di servizio – dichiara Ezio Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild - a rappresentare un veicolo per chi vuole collaborare a definire le priorità dell’agenda politica ed economica, individuare la direzione per innescare nuovi processi di innovazione”.
Una piattaforma di servizio per l’immobiliare. Dopo quattro edizioni a Riva del Garda, con questo evento REbuild ha lanciato un nuovo format: un Think Tank con il pubblico e il privato, le aziende e i progettisti, i produttori di componenti, chi lavora sul tema dell’efficienza energetica e chi invece ha come priorità la costruzione di quartieri smart. “Con l’evento milanese, REbuild passa dalla condivisione conoscenza alla costruzione di una piattaforma innovativa capace di sciogliere criticità e proporre soluzioni concrete” dichiara Thomas Miorin, ideatore di REbuild e direttore Habitech.
Tre tavoli di lavoro si sono concentrati rispettivamente sui temi della casa, del terziario e della città. I tre gruppi sono stati coordinati da Filippo Delle Piane vice presidente Ance, con Roberto Busso di Gabetti, da Francesco Cattaneo di Habitech, da Leopoldo Freyrie presidente del Cnappc.
Network e innovazione. REbuild è una piattaforma che da anni spinge l’acceleratore per promuovere in Italia il retrofit, coinvolgendo tutta la filiera per integrare industrializzazione e servizi. “Il nostro obiettivo è quello di creare valore d’uso per le famiglie e di mercato per i promotori – spiegano gli organizzatori - intercettando un patrimonio che solo in Italia riguarda 18milioni di alloggi e che, anche grazie alle nuove tecnologie, può avere un impatto formidabile sul mercato delle costruzioni”.
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