Che l’Italia abbia uno dei patrimoni immobiliari storici più importanti in quanto a rilevanza culturale, ci sono pochi dubbi. Altrettanti, però, riguardano la difficoltà di riuscire a mantenere in buone condizioni uno stock edilizio che, seppur concentrato nelle realtà urbane, si ramifica in tutto il territorio. Un discorso che assume un valore sostanziale nelle aree colpite da eventi naturali dalle conseguenze disastrose, come i terremoti. In queste zone, soprattutto nelle cosiddette “aree interne”, l’identità locale passa in particolar modo da antichi palazzi, vecchi insediamenti, vicoli e piazze, tutti elementi che rappresentano la comunità stessa. E proprio nell’ottica di diffondere una politica di riqualificazione di respiro nazionale vanno letti due eventi, entrambi alla prima edizione. Stiamo parlando di un convegno di due giorni a Solomeo (PG) e di un seminario a Verona.
Le “Giornate del restauro architettonico” porteranno, fra il 5 e il 6 giugno, una nutrita schiera di attori istituzionali, rappresentanti delle professioni tecniche e del mondo scientifico, esperti di antropologia ed economia ad incontrarsi presso il cosiddetto Teatro Cucinelli di Solomeo. A promuoverle, un gruppo di architetti della provincia di Perugia «preoccupati della stasi culturale che sta caratterizzando la ricostruzione post-sisma dell’Italia Centrale». La due giorni sarà quindi caratterizzare da tavoli di confronto e seminari sul tema della conservazione del patrimonio storico. Obiettivo? Da un lato quello di dare vita ad un dibattito sul significato del progetto architettonico nella manutenzione e valorizzazione degli edifici, in particolare quelli nei territori colpiti dai terremoti a cavallo fra 2016 e 2017. Dall’altro, fornire spunti di riflessione a tutti i professionisti impegnati nella pianificazione di interventi di consolidamento e restauro. Durante il convegno sarà presentato il progetto definito “Osservatorio del Restauro”, una sorta di tavolo permanente che verrà istituito per mantenere alta l’attenzione sulle ricadute, da un punto di vista sociale ed economico, della ricostruzione e salvaguardia dello stock edilizio di pregio.
CARE, invece, è un appuntamento rivolto in particolare ai professionisti. Il prossimo venerdì 7 giugno, presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Verona, si aprirà la prima edizione del Contec Arts of REstoration, nuovo format di divulgazione e formazione incentrato sulle tecniche di conservazione del patrimonio architettonico promosso da Contec Ingegneria | Gruppo Contec. In questo caso ad intervenire saranno esperti del settore, oltre a professori universitari e ricercatori, che forniranno dati di contesto per fare luce sullo stato dell’arte e sugli scenari futuri, sia in Italia che all’estero. Al centro del dibattito ci saranno le strutture lignee, un elemento ricorrente per chi si trova a rapportarsi con manufatti edilizi antichi.
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