Sono passati 13 anni dall’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione in due fasi "Meno è Più 4" indetto dal Comune di Roma, vinto dallo studio Alvisi Kirimoto e il 29 luglio sono partititi i lavori per il progetto del centro civico polivalente, integrato con una biblioteca, un asilo nido per 60 bambini e il parco di Grottaperfetta. Serviranno quindi sedici anni – secondo le previsioni che si possono fare ad oggi – per realizzare un’opera pubblica dell’importo di 8 milioni di euro, che vedrà la luce entro il 2023. Il cantiere è affidato ad una cordata di imprese guidate dalla romana Edil Moter.
I nuovi edifici pubblici, integrati con un parco, sono previsti a completamento di una zona a destinazione prevalentemente residenziale e si inseriscono nella cornice di via di Grottaperfetta (a nord), via Giuseppe Berto (est), del parco pubblico di Forte Ardeatino sul lato opposto e nei pressi del centro commerciale i Granai (sud).
«Con l’inizio dei lavori di Grottaperfetta si completa un percorso lungo e faticoso, ma che testimonia la straordinaria stagione di fermento creativo legato alla trasformazione della città di Roma dal 2000 al 2008, che poneva la capitale a modello europeo». È l’architetto Massimo Alvisi a commentare l’iter di questa iniziativa e a fare un punto sul fatto che «i concorsi sono l’opportunità più grande che tutti gli architetti e soprattutto i giovani hanno, di esplorare nuove idee e confrontarsi apertamente anche in campo internazionale. Sono fermamente convinto – ha aggiunto – che Roma tornerà al centro delle scelte europee di trasformazione del territorio quale modello consapevole di rigenerazione delle periferie, riattivazione dei centri storici non solo in chiave commerciale, e nuove architetture strategiche».
Il concept del nuovo polo scolastico e ricreativo prevede di assecondare la morfologia del luogo, in parte adagiandosi sul terreno e in parte sollevandolo: il progetto mira infatti a tradurre i limiti naturali in una struttura “a guscio”, unitaria e continua, che circonda armonicamente l’intera area di intervento.
Il terreno, partendo da una zona centrale in quota, si eleva e diventa copertura di due edifici posti all’estremità. In corrispondenza dell’asilo nido, a sud-est, la superficie si piega ulteriormente raccordandosi al terreno, creando da un lato una maggiore protezione verso la strada carrabile, dall’altro un’apertura totale verso il verde. Nel centro civico, invece, situato a nord, la copertura si alza, mettendo direttamente in comunicazione il parco con il piano stradale.
Le due funzioni, distinte e autonome, si ricongiungono poi concettualmente e fisicamente nella copertura-percorso che avvolge il parco.
Il Centro Civico comprenderà un infopoint, una biblioteca, una sala conferenze, una sala espositiva e delle sale polivalenti a servizio del quartiere, mentre l’Asilo Nido, progettato per accogliere 60 bambini, ospiterà tre sezioni con i relativi spazi di servizio, gli uffici amministrativi e i locali cucina. Al centro si estende il parco, collegato alle aree limitrofe attraverso percorsi pedonali e ciclabili.
Entrambi gli edifici sfrutteranno l’energia rinnovabile: il progetto prevede a tal proposito l’installazione di un impianto di pannelli fotovoltaici e l’utilizzo di pompe di calore; nell’asilo saranno invece installati recuperatori a flussi incrociati, un impianto geotermico e un buffer, che capta la radiazione solare e contribuisce al comfort termico degli ambienti interni, schermabili con tende.
In copertina: rendering di progetto © courtesy of Alvisi Kirimoto
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