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Al posto delle residenze brandizzate Giorgio Armani, la Prim ha indetto un concorso per una soluzione mixed use

Roma, gara privata a 5 per un piano di recupero in via Cavour

di Paola Pierotti | pubblicato: 10/10/2014
"Per non influenzare i progettisti rispetto alle scelte fallimentari della precedente proprietà ai progettisti abbiamo dato un rilievo del 2005. Non abbiamo consentito nemmeno di fare un sopralluogo. L'ipotesi della proprietà precedente di realizzare penthause da 200 mq è fallimentare: non si vendono in via Cavour. Abbiamo promosso questa competizione per avere delle proposte progettuali innovative. Cerchiamo una buona soluzione commerciale"
Enrico Maria Antonelli
Roma, gara privata a 5 per un piano di recupero in via Cavour
"Per non influenzare i progettisti rispetto alle scelte fallimentari della precedente proprietà ai progettisti abbiamo dato un rilievo del 2005. Non abbiamo consentito nemmeno di fare un sopralluogo. L'ipotesi della proprietà precedente di realizzare penthause da 200 mq è fallimentare: non si vendono in via Cavour. Abbiamo promosso questa competizione per avere delle proposte progettuali innovative. Cerchiamo una buona soluzione commerciale"
Enrico Maria Antonelli

A Roma, a due passi dal Colosseo e dai Fori Imperiali, cinque anni fa era stata annunciata l’operazione immobiliare "Cavour220" per la quale era stato coinvolto anche Giorgio Armani per il restyling di un complesso storico di 62 appartamenti di lusso. Il futuro di questo comparto ora è nelle mani di cinque studi di architettura e ingegneria che hanno aderito alla competizione promossa a fine estate da Enrico Maria Antonelli e dalla sua società immobiliare Prim spa che ha rilevato questo comparto dalle banche, a seguito del fallimento della precedente proprietà.

La gestione precedente non era andata a buon fine, e la Prim ha scelto la strada del concorso di progettazione per portarsi a casa idee innovative per avviare il piano di recupero di questo complesso immobiliare sopra la stazione della metropolitana lineaB e non lontano dalla stazione Termini.

Il bando del concorso privato era stato divulgato durante l'estate attraverso il sito web www.palazzocavour.com e attraverso siti web dedicati alla segnalazione di concorsi. Si sono candidati 17 gruppi e tra questi, sulla base dei curriculum e dei piani di recupero (non ristrutturazioni) fatti in precedenza, ne sono stati scelti cinque. I nomi non possono essere svelati dato il carattere di anonimato della competizione, ma secondo indiscrezioni quasi tutti sono romani (essendo tra l'altro previsto dal bando che i candidati dovevano aver realizzato un analogo piano di recupero, a Roma) e tra loro ci sono molti "professori" universitari.

L’oggetto della gara è la definizione di massima di un piano di recupero dell’area tra via Sforza, via Cavour, largo Venosta e via Lanza con l’obiettivo di “raccogliere suggerimenti per il recupero edilizio. Il presente bando ha lo scopo di acquisire la migliore proposta progettuale per l’intervento del Piano di Recupero, in cui le opere edilizie sono finalizzate al cambio di destinazione d'uso”.

Un concorso per architetti e ingegneri. Un bando condiviso con l’Ordine degli Architetti di Roma e con l’assessorato alla Trasformazione Urbana, al punto che sia Ordine che Comune hanno richiesto alla proprietà di avere un loro rappresentante nella commissione giudicatrice.

“E’ di interesse dell’attuale società proprietaria ristrutturare l’intero compendio per destinarlo ad uso ricettivo, residenziale, uffici privati e attività commerciale. L’immobile – come si legge nell’essenziale documento preliminare di progettazione - è stato oggetto di lavori di trasformazione tra il 2007 e il 2010 con l’esecuzione di opere di consolidamento, di restauro delle facciate e la realizzazione di strutture di un parcheggio nella corte esterna”. I cinque gruppi hanno tempo fino al 25 ottobre per inviare le proprie proposte “e per non influenzarli rispetto alle scelte fallimentari della precedente proprietà – ha precisato l’ingegner Antonelli – nel cd con i materiali abbiamo allegato il rilievo del 2005. Non abbiamo nemmeno consentito ai professionisti di fare un sopralluogo. Le penthause di 200 mq previste in precedenza erano una soluzione fallimentare: non si vendono in via Cavour. Abbiamo promosso questa competizione per avere delle proposte progettuali innovative, che possano essere una buona soluzione commerciale”.

I progettisti non potranno modificare le facciate: ai candidati si chiede infatti di proporre un piano di recupero prestando attenzione al mix delle funzioni e alla distribuzione interna. “La commissione valuterà le proposte – aggiunge il responsabile della segreteria del concorso –  stilerà una graduatoria e sarà poi la proprietà a scegliere come procedere. Teoricamente la Prim potrebbe anche non condividere le scelte della giuria o voler ripartire da capo con una nuova procedura”. Ma l’ingegner Antonelli conferma “abbiamo fatto il concorso perché cerchiamo una buona soluzione avendo capito che l'area è strategica, l'operazione impegnativa, e non avrebbe funzionato un semplice lifting”.

I premi per questo concorso privato sono rimborsi spesa: 5mila euro al vincitore. “E’ un investimento - dicono dalla proprietà -. Abbiamo chiesto di produrre un piano di massima, ci aspettiamo un’idea innovativa che dovrà essere rappresentata in scala al 500”.

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