La seconda giornata della 53esima edizione di SAIE 2018 ha aperto i battenti con due eventi, uno promosso da Anas che ha visto la partecipazione dell’amministratore delegato Gianni Vittorio Armanie di Angelo Borrelli, capo Dipartimento Protezione Civile nazionale, l’altro a cura del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna sulla digitalizzazione e i casi concreti di applicazione del BIM negli appalti pubblici.
Dall’inizio del 2018 Anas (Gruppo FS) ha eseguito 37mila ispezioni sulle oltre 13mila opere tra ponti, viadotti e cavalcavia e in fiera a Bologna espone tutte le innovazioni sviluppate, dai sistemi di monitoraggio dei ponti ad intelligenza artificiale, all’ispezione digitale immersiva delle gallerie, dal rilievo digitale dello stato delle pavimentazioni, al controllo satellitare delle infrastrutture. Tecnologie non futuribili ma concrete che hanno già contribuito a trasformare il modo di gestire la rete infrastrutturale di oltre 27mila chilometri lungo il Paese. In controtendenza rispetto al passato, negli ultimi tre anni Anas ha impresso una radicale trasformazione nella propria strategia di investimento per lo sviluppo della mobilità ponendo al centro per la prima volta il tema della manutenzione. Lungo l’elenco delle sfide che al SAIE di Bologna trovano spazio nel confronto con le aziende che fanno ricerca e sviluppo su materiali e tecnologie. Anche Borrelli (Protezione Civile) sottolinea la centralità del monitoraggio attraverso le più evolute tecnologie, come sperimentato nella manutenzione delle infrastrutture stradali, con riferimento all’impegno concreto che è emerso nell’attuazione del complesso programma di interventi nelle quattro regioni del centro Italia colpite dal sisma nel 2016, così come nelle recenti emergenze, dalla frana in Lombardia all'alluvione in Sardegna.
La semplificazione e la normativa sono sottotraccia nei dibattiti aperti a margine dell’evento fieristico. Con diretto riferimento anche all’attualità: a partire da oggi, 18 ottobre 2018, le comunicazioni e gli scambi di informazioni inerenti le procedure di affidamento di appalti pubblici devono svolgersi – salvo alcune eccezioni – in formato interamente elettronico ai sensi dell’articolo 40 comma 2 del Codice Appalti (50/2016). Sarà questione di competenze e non di risorse. “Anche le stazioni appaltanti medio-piccole – sottolinea Pietro Baratono, Provveditore alla Opere Pubbliche della Lombardia e dell’Emilia Romagna – potranno far uscire le risorse necessarie per la transizione digitale direttamente dalle proprie attività ordinarie. Lo abbiamo sperimentato”. Si auspica nel coordinamento e nella condivisione delle informazioni, con l’utilizzo di software semplici e allineati a standard diffusi e consolidati. Il rimando è all’Open BIM sul quale si soffermerà anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, atteso per domani mattina alla Fiera di Bologna.
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