Carlo Scarpa, la sua architettura e la sua città raccontanti con il cinema. Al via a Venezia (al Teatrino di Palazzo Grassi, 20-23 maggio 2014) l'iniziativa Screening Architecture che prevede la proiezione continuativa dei due film dedicati all'architetto e designer veneziano: Hortus Conclusus del 2007 e il recentissimo Genius Loci, entrambi diretti da Riccardo De Cal.
Il film Hortus Conclusus (2007, 30') si concentra sul lavoro di Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia, dove, dal 3 giugno, in occasione della prossima Biennale Architettura, si terrà una mostra sul Maestro veneziano. Mettendo in luce il modo in cui gli elementi strutturali si fondono a quelli naturali, la narrazione filmica di Hortus Conclusus parte dal presupposto che il cinema è forse il mezzo più adatto per raccontare un oggetto architettonico, grazie alla possibilità di muoversi attraverso gli spazi e di unire alla dimensione visiva quella sonora
Il film cerca di cogliere questi movimenti “minimi” e l’intento è comunicare con delicatezza il soffio vitale, il respiro che percorre questi spazi; rendere visibile, anche per un solo istante, l’anima che il Maestro ha infuso alla propria opera, tentando un linguaggio “mimetico”, coerente con l’oggetto architettonico e la filosofia scarpiana.
Il film Genius Loci (2014, 30') si interessa a una vera e propria icona dell’architettura italiana del Novecento, documentando il restauro e la riapertura di un luogo storico e ricco di significati: il celebre negozio Olivetti realizzato da Scarpa nel 1958 in Piazza San Marco. E' il luogo nel quale Carlo Scarpa unisce alla cura per il dettaglio l'attenzione più estrema nell'uso e nell'accostamento dei materiali e rappresenta un esempio unico nel panorama dei restauri e allestimenti degli anni '50, sia in Italia che in ambito internazionale.
La committenza illuminata di Adriano Olivetti, industriale rivoluzionario ma anche intellettuale, urbanista ed editore ha giocato un ruolo fondamentale per la riuscita della magistrale interpretazione di Carlo Scarpa, che è riuscito, in uno spazio così ristretto, a creare con prospettive inedite e soluzioni uniche una sorta di “episodio teatrale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tag: