Il nuovo Stadio della Roma visto con gli occhi del costruttore. Luca Parnasi, ad Parsitalia, dopo l'incontro di New York dove il sindaco Ignazio Marino e l'assessore Giovanni Caudo hanno trovato un accordo sugli investimenti per le infrastrutture e fare dello stadio un'opera di pubblico interesse, spiega i prossimi passi per dare concretezza all'operazione, chi pagherà l'opera e perché sono stati scelti due studi di progettazione internazionale.
Luca Parnasi, se il prossimo 4 settembre, la giunta Marino darà l’ok al vostro progetto per il nuovo Stadio della Roma, con quali sono secondo voi le prime mosse da fare?
Il vero tema sarà lavorare celermente alla progettazione definitiva per fare in modo che si possano rispettare i tempi della seconda fase del progetto, quindi servirà un grande lavoro di project management.
Come si articola la compagine dei finanziatori dello stadio e dell’intero progetto?
L’arrangement finanziario dello stadio (circa 300 milioni) sarà fatto da Goldman Sachs, mentre per il business park (oltre un miliardo di euro) stiamo lavorando con un pool di investitori insieme a Parsitalia.
Dan Meis per lo stadio e Daniel Libeskind per il masterplan e per le torri. Con quali criteri avete scelto questi due progettisti?
Sul tema dello stadio la domanda andrebbe fatta a James Pallotta, posso sicuramente confermare che Meis è una persona eccezionale con un grande track record sul tema degli stadi nel mondo (Staples Center di Los Angeles, vedi la fotogallery), mentre per quanto riguarda Libeskind che dire .. Per me è un genio assoluto, un poeta dell’architettura che si è cimentato nel corso della sua storia professionale in edifici iconici di grande fascino e in progetti di masterplan su larga scala urbana, sempre mantenendo intatte le caratteristiche proprie dei luoghi dove queste architetture sono state realizzate. Il suo grande tatto nel rispetto dell’ambiente e il suo pallino per gli edifici ecosostenibili poi sono stati una componente essenziale per la nostra scelta. In sintesi, la grande qualità architettonica nel rispetto delle radici culturali e della storia dei luoghi e dell’ambiente circostante.
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